La sostenibilità nel settore immobiliare
Si fa un gran parlare di sostenibilità, in tutti i campi. L’argomento, lungi dall’essere di mero costume, è ancora più pressante in questi anni nei quali è impossibile negare gli effetti evidenti del cambiamento climatico. Ma cosa significa sostenibilità nel settore immobiliare? Quando una casa può considerarsi sostenibile?
Bisogna infatti partire anzitutto dalla consapevolezza che il concetto di sostenibilità riguarda non solo quella ambientale, ma anche quella economica e sociale. Il trend dell’immobiliare è sicuramente indirizzato verso scelte più sostenibili di quelle fatte in passato e si sta muovendo su più asset.
Il tema della sostenibilità a livello europeo
Per affrontare l’argomento è importante partire da un dato di fatto: oltre il 70% degli immobili presenti in Italia risalgono a prima del 1976, anno in cui è entrata in vigore la prima normativa sul contenimento del consumo energetico.
Nel dicembre 2021 l’Unione Europea ha emanato una proposta di legge per far sì che tutte le abitazioni passino almeno in classe energetica E entro il 2030. Nella stessa ottica, tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, c’è la necessità di promuovere un’industrializzazione sostenibile per rendere gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri e duraturi.
Il tema dello sviluppo sostenibile dell’edilizia è quindi sentito come urgente e pressante sotto tutti i fronti, non ultimo quello della coscienza ecologica di ciascuno. Non a caso infatti, sempre più persone cercano case che abbiano un occhio attento all’ambiente, non solo per una riduzione dei costi dei consumi energetici. Acquistare una casa eco-friendly può essere un investimento decisamente lungimirante per il futuro.
Secondo uno studio di Oxford Economics, entro il 2040 la popolazione mondiale crescerà del 20%. Con questo tasso le città con una crescita urbana più rapida dovranno affrontare alcune sfide importanti come l’impoverimento ambientale, il traffico, il sovraffollamento e la sicurezza.
Per questo motivo sono molte le città che stanno iniziando a ripensare al proprio sviluppo con progetti lungimiranti e smart.
Utilizzo di materiali sostenibili nell’edilizia
Le costruzioni di calcestruzzo e acciaio provocano elevate emissioni di gas serra. Nella realizzazione di due edifici di uguale dimensioni, infatti, la costruzione di un edificio in legno produce emissioni inferiori di circa 1/3 rispetto ad uno realizzato in acciaio e cemento.
Forse ti stupirà sapere che in molti Paesi stanno studiando di realizzare anche grattacieli in legno. L’unico limite di queste costruzioni è attualmente legato alle normative legate al rischio sismico e d’incendio.
Ma il legno non è l’unica soluzione: pietra, sughero e bambù sono solo alcuni degli altri materiali naturali impiegati in edilizia. Sempre più costruttori infatti stanno puntando su materiali riciclati, presenza di spazi verdi, isolamento termico e attenzione alla qualità della vita.
In Italia la bioedilizia è un trend in forte crescita e sono molte le imprese edili che hanno riconvertito le proprie attività produttive per far fronte ad una domanda sempre maggiore. La bioedilizia e la bioarchitettura raccontano una nuova modalità di progettazione, costruzione e gestione dell’abitazione volta a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle abitazioni.
In questo settore si parla di “case passive” e “edifici nZEB” (nerarly Zero Energy Building) per le strutture che ricavano la loro energia quasi esclusivamente da fonti rinnovabili.
Una casa è infatti sostenibile se lo è in tutte le fasi della sua vita: dalla costruzione alla demolizione. La resistenza e la qualità dell’edificio è una caratteristica fondamentale per realizzare opere che durino nel tempo e non abbiano bisogno di lavori di manutenzione o sostituzione.
Riqualificazione
Investire nella riqualificazione in chiave sostenibile costituisce uno dei punti chiave dell’immobiliare di domani. La riqualificazione dell’immobile rende l’immobile più appetibile, facilita il disinvestimento e riduce i costi di gestione.
Nell’eterna lotta tra nuove costruzioni e ristrutturazioni, la risposta su quale delle due situazioni sia più sostenibile non è così scontata: meglio case moderne costruite con materiali ecosostenibili a basso impatto ambientale o rivalutare abitazioni esistenti non invadendo nuovi spazi?
In entrambi i casi l’edilizia sta facendo enormi passi in avanti per creare immobili ad impatto ambientale minimo, ma soprattutto puntando ad una crescita organica di interi quartieri residenziali.
La tecnologia
La casa domotica non è solo uno sfizio per gli amanti della tecnologia, ma un modello di abitazione che può davvero fare la differenza in termini di consumi energetici, grazie alla possibilità di regolare i consumi di energia elettrica, acqua e gas in base alle proprie necessità.
Allo stesso modo la presenza di infissi che riducono al minimo la dispersione termina, l’utilizzo di pannelli fotovoltaici per l’accumulo dell’energia rinnovabile sono tecnologie che portano alla sostenibilità dell’immobile, realizzando ambienti personalizzati ed altamente efficienti.
Investimenti accurati
Anche in fase di costruzione gli investimenti saranno sempre più accorti dal punto di vista della sostenibilità sociale con la realizzazione di eco-villaggi e città sostenibili che avranno il compito di riorganizzare le condizioni di vita sotto forma di aiuti comunitari e micro-cosmi, incentivando la mobilità sostenibile.
Un esempio su tutti è il futuristico progetto della città di Neom che si affaccia sul Mar Rosso.
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