Nuove abitudini abitative nel 2022, cosa scelgono gli italiani?

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Gli ultimi anni sono stati infarciti di così tanti cambiamenti che sembra quasi impossibile come siamo riusciti ad adattarci velocemente.

Se dal 2020 le tendenze abitative richiedevano una casa fuori città, con spazio verde o terrazzo e spazio per lo smart working, ad oggi la situazione può considerarsi già notevolmente differente. Con la pandemia che sembra (quasi) ormai un brutto incubo e il lockdown alle spalle, dal 1° settembre saranno le aziende a decidere se far proseguire lo smart working ai propri dipendenti in base ad accordi interni.

Su queste basi anche le esigenze degli italiani sembrano essere notevolmente cambiate. Da questa primavera ho visto modificare in maniera drastica le richieste che, fino al giorno prima, sembravano essere diventate imprescindibili per l’acquisto di una nuova casa.

Nonostante questo se per molti il terminare della pandemia coincide con il ritorno “alla normalità”, sono ancora molte le persone che progettano ambienti domestici in linea con un rinnovato stile di vita più salutare e attento alla natura.

Dove si cerca casa oggi?

Negli ultimi anni è cambiato moltissimo l’ubicazione ricercata dagli acquirenti. Le zone più richieste sono diventate improvvisamente i piccoli centri urbani e la prima periferia (soprattutto per quanto riguarda Milano). Anche le aree rurali, da sempre in crisi per un costante progressivo spopolamento, hanno visto un incremento dell’11% rispetto agli anni scorsi.

Periferie e quartieri con minore densità abitativa significano sicuramente meno caos, ma anche quotazioni mediamente più basse, un aspetto che nel, periodo che stiamo vivendo, non può non essere considerato.

Se nel periodo pre-pandemico la comodità rispetto al posto di lavoro era al primo posto tra le scelte, oggi si prediligono anche altri comfort. La casa non è più solo un luogo nel quale riposarsi dopo una giornata passata a lavoro, ma è anche un posto nel quale rintanarsi per conciliare lavoro, famiglia e tempo libero.

Per quanto riguarda il contesto infatti, la scelta tra una zona rispetto ad un’altra risulta fortemente influenzata dalla quantità e dalla qualità dei trasporti presenti. La mobilità è infatti tornata ad essere un tema centrale, sia per quanto riguarda i parcheggi disponibili nelle vicinanze dell’abitazione, che per quanto attiene alla possibilità di usufruire comodamente dei mezzi pubblici.

La casa dei sogni degli italiani

Il sogno degli italiani rimane una casa di proprietà delle dimensioni che vanno dai 70 ai 100 metri quadri.

Secondo una recente indagine le percentuali di acquisto, relativamente alle dimensioni dell’immobile, sono così distribuite:

  • 4,9% sopra i 140 m1
  • 11,5% sotto i 35 mq
  • 26,6% dai 36 ai 70 mq
  • 23% dai 101 ai 140 mq
  • 34,1% dai 71 ai 100 mq

Il trilocale resta la tipologia di casa più venduta in Italia, ma la tendenza sembra essere quella di un incremento anche dei monolocali e bilocali soprattutto per coloro che vogliono stare all’interno dei 150.000 €.

Se nel 2021 l’acquisto era concentrato su case grandi e con spazi esterni, la realtà di oggi sembra aver riportato infatti molti acquirenti a considerare investimenti immobiliari di dimensioni e costi più contenuti (anche in vista degli aumenti dei costi energetici delle bollette).

Contrariamente a qualche anno fa invece, al secondo posto tra i servizi considerati più attrattivi (al primo si trova la mobilità), c’è la presenza dei presidi sanitari nelle immediate vicinanze dell’abitazione. La volontà di avere un polo ospedaliero a pochi passi da casa è un evidente retaggio dell’impatto che la pandemia ha avuto sulle nostre abitudini di vita quotidiane.

La dotazione delle abitazioni

Circa la metà degli immobili acquistati hanno almeno un box o posto auto, il 30% è dotato di terrazza o balcone, il 29,7% di una cantina o soffitta, e il 18,8% dell’ascensore.

La domotica sta avendo un ruolo sempre più rilevante nella scelta dell’abitazione, influendo direttamente sul comfort abitativo quotidiano e sulla sicurezza. Non è un mistero che chi cerca casa oggi desidera avere una casa domotica, integrando elementi tecnologici all’interno dell’abitazione per alleggerire la vita domestica.

Comandi vocali, dispositivi smart per accensione e spegnimento delle luci e degli elettrodomestici, sistemi di regolazione di climatizzatori e riscaldamenti e sistemi di vigilanza connessi sono alcune tra le innovazioni più richieste.

Le case diventano non solo più agili e vivibili, ma anche sicure ed anti-spreco.

E infine si registra una crescita crescente nella domanda delle abitazioni con servizio di portineria. Soprattutto a Milano la tendenza parla di 4 persone su 10 che cercano casa con portineria.

La sorveglianza, la tutela della privacy, ma soprattutto lo smistamento dei pacchi e della corrispondenza sono servizi ai quali molti non vogliono rinunciare, specie a seguito del boom delle vendite che hanno registrato gli eCommerce in questo biennio.

Ultimo aspetto, ma non per ultimo – come si dice – riguarda la classe energetica dell’immobile. Acquistare una casa in classe energetica A significa avere un’abitazione con un elevato isolamento termico, un impianto ad alta efficienza, serramenti di qualità, elettrodomestici di ultima generazione e utilizzo di fonti rinnovabili, ma soprattutto significa: risparmio energetico.

Scarsità delle materie prime, costo dell’energia e inflazione sono componenti che influiscono notevolmente su questa richiesta.

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