Preliminare di vendita: cos’è e come funziona

Il preliminare di vendita, come indica il nome, è il passaggio che precede la compravendita vera e propria di un immobile.

Esso vincola le parti coinvolte e serve come garanzia per la successiva conclusione del rogito.

Vediamo in dettaglio che cos’è il preliminare di vendita e come funziona.

Preliminare di vendita: che cos’è e a cosa serve

Esso, che si chiama anche compromesso, è un contratto che viene stipulato nell’ambito di una compravendita immobiliare.

Con esso le due parti, l’acquirente e il venditore, si impegnano a effettuare il rogito dell’immobile in un momento successivo.

Tale contratto è quindi una sorta di garanzia per entrambi.

Si tratta quindi di uno step fondamentale utile per essere sicuri delle intenzioni, da un lato del venditore di voler effettivamente vendere la propria casa e dall’altra dell’acquirente di essere intenzionato a comprarla.

Esso non è obbligatorio, ma in genere lo si consiglia per evitare la possibilità che una delle parti possa cambiare idea.

Come funziona il preliminare di vendita

Il compromesso deve essere stipulato da un notaio, che può redigerlo nella forma di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata.

Il notaio, prima di far firmare il contratto alle parti, verifica la correttezza dei dati catastali, la presenza di problemi o lo stato dei pagamenti delle spese condominiali.

Il preliminare contiene le seguenti informazioni:

– i dati dell’immobile oggetto del contratto (indirizzo, dati catastali, descrizione);

– il prezzo concordato;

– la data prevista per il rogito.

Il contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate competente per territorio entro 20 giorni dalla firma se si tratta di una scrittura privata o entro 30 giorni se si tratta di un atto notarile e deve essere trascritto nei Registri Immobiliari.

Una volta registrato, il venditore non può vendere l’immobile a qualcun altro e su di esso non possono essere iscritte ipoteche o eseguiti pignoramenti.

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