Casa con portineria? A Milano il boom di richieste

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Secondo una recente indagine di Immobiliare.it sarebbero circa 4 persone su 10 siano alla ricerca di una casa con portineria in vendita o in affitto. A Milano, questa tendenza è ancora più evidente.

Sembrava un servizio ormai passato di moda da tempo, e invece cresce la richiesta per appartamenti in stabili dotati di servizio portineria, soprattutto nelle grandi città.

Secondo l’inchiesta, il 38% di chi cerca casa la vorrebbe con la portineria e l’81% di costoro lo ritiene addirittura un servizio indispensabile.

Le funzioni della portineria

Le funzioni della portineria dipendono dal tipo di contratto (e di immobile), ma solitamente riguardano:

  • Sorveglianza 24 ore su 24
  • Tutela della privacy
  • Smistamento pacchi e corrispondenza
  • Gestione del condominio
  • Pulizie condominiali

Nelle grandi città, negli storici palazzi del centro e nei nuovi complessi residenziali i portinai sono tornati ad essere figure essenziali a disposizione dei residenti 24 ore al giorno. Al portinaio infatti viene chiesta una presenza minima tra le 9 del mattino e le 6 del pomeriggio nei giorni feriali e nel sabato.

Spese condominiali per il servizio portineria

La portineria è una figura centrale nella gestione del condominio, nonostante incida nelle spese condominiali. Non si tratta però di un servizio così oneroso come si pensava, soprattutto se paragonato ad altri tipi di gestione condominiale come l’ingaggio di un’impresa di pulizia che si occupa solo di uno dei tanti aspetti del condominio.

A questo si aggiunge la nascita dei “super-condomini” nei quali le spese vengono condivise tra un numero molto elevato di famiglie, rendendo il costo decisamente accessibile.

“Effetto Amazon”

Ne parlavo qualche settimana fa su linkedIn: i motivi di questo boom di richieste sono da rintracciare soprattutto nel cosiddetto “effetto Amazon” che ha colpito l’Italia (e il mondo) dall’inizio della pandemia.

Era il 2020 quando improvvisamente tutti noi siamo stati costretti, volenti o nolenti, ad utilizzare internet anche per le spese più comuni. Dal delivery agli acquisti tramite app, da Amazon alla spesa a domicilio, fino all’utilizzo di piattaforme per il second hand. Nessun settore è stato escluso da questo cambiamento radicale, tanto che sono tantissime le realtà tradizionali che hanno ben pensato di passare dal sistema tradizionale di vendita “su strada” ai sistemi online.

Un cambio di rotta repentino che ha fatto impennare le vendite degli eCommerce e ha aperto nuove strade di business, ma soprattutto ha fatto percepire a moltissimi (me compreso) la grande comodità degli acquisti online.

Cosa c’entra questo “effetto Amazon” con la portineria? Semplice: gli italiani in questo momento si dividono tra:

  • Lavoratori che passano tutta la giornata fuori casa e rientrano dopo le 18
  • Lavoratori che stanno a casa la maggior parte della giornata

In entrambi i casi il servizio di portineria è richiesto proprio allo scopo di smistare pacchi e corrispondenza.

È soprattutto tra gli under 30, infatti, che si osserva la richiesta maggiore con oltre il 58% degli intervistati interessati al “servizio pacchi” piuttosto che alla pulizia delle aree comuni, alla tutela della privacy e alla sorveglianza.

Sorprendentemente infatti sono gli over 60 a considerare la portineria meno essenziale. Forse anche perché sono coloro che hanno dovuto adattarsi nel tempo a vederla scomparire negli anni.

Casa con portineria a Milano

Circa il 30% delle case in vendita e infitto a Milano dispongono del servizio portineria e sono ottomila i portieri che lavorano nella città meneghina.

In alcune zone le case che includono la portineria raggiungono il 50% degli immobili totali. Tra queste soprattutto zona Fiera, Sempione, Citylife e Portello, mentre i quartieri di Porta Vittoria, Navigli e Città Studi hanno percentuali che si aggirano attorno al 34%.

Anche le zone periferiche hanno numeri più alti rispetto alla media nazionale: dal 15% di Bisceglie e Baggio al 20% di Crescenzago e Lambrate.

E la “portineria di quartiere”?

In molte grandi città, ma anche in alcuni comuni più piccoli, sono nate diverse iniziative volte ad offrire alcuni servizi tipici di una portineria.

L’esperimento, nato in Veneto, ha messo a disposizione degli abitanti del circondario uno spazio comune da poter utilizzare in mille modi. Uno spazio fisico che diventa appunto una sorta di “portineria” a disposizione della comunità.

Ex edicole, negozi sfitti, piccoli mercati, possono così essere felicemente utilizzati dagli associati per la ricezione dei pacchi, anche se rimangono comunque escluse tutte le altre insostituibili funzioni della portineria.

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