Alla Fabbrica del Vapore fino al 19/11 una spettacolare mostra sull’Amazzonia

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Alla Fabbrica del Vapore di Milano, fino al 19 novembre è in esposizione la mostra “Sebastião Salgado. Amazônia”, un percorso di 200 fotografie del grande fotografo brasiliano.

La mostra, curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, intende far immergere il visitatore nell’atmosfera della foresta amazzonica e nella vita delle popolazioni indigene.

Le immagini sono accompagnate da dettagliate spiegazioni e da una traccia audio composta appositamente dal musicista francese Jean-Michel Jarre, che fa rivivere i suoni della foresta pluviale.

Chi è Sebastião Salgado

Sebastião Salgado è un fotografo brasiliano nato nel 1944.

Nel 1973 ha iniziato la sua carriera a Parigi, dove ha lavorato con diverse agenzie fotografiche fino al 1994.

Poi, insieme alla compagna Lélia Wanick Salgado, ha fondato una propria agenzia, la Amazonas Images, che oggi si chiama Studio Sebastião Salgado.

Per realizzare i suoi progetti fotografici, Salgado, che ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, ha viaggiato in oltre 100 paesi del mondo e i suoi lavori sono stati pubblicati in numerose riviste e libri.

La compagna si occupa delle sue pubblicazioni e delle mostre presentate in musei e gallerie internazionali.

Inoltre, nel 2013 è stata pubblicata la biografia di Salgado dal titolo “De ma terre à la Terre” e alcuni suoi viaggi sono diventati un film documentario, “Il Sale della terra”, diretto da Wim Wenders, premiato al Festival del Cinema di Cannes e insignito del Premio César.

Salgado e la compagna si sono poi occupati attivamente, e non solo dal punto di vista artistico, della salvaguardia dell’ambiente: essi hanno fondato l’Instituto Terra, impegnato in attività di riforestazione, conservazione ed educazione ambientale, contribuendo al ripristino di una parte della Foresta Atlantica del Brasile e alla sua trasformazione in riserva naturale.

Il percorso della mostra sull’Amazzonia

Le 200 fotografie esposte alla Fabbrica del Vapore sono centrate principalmente su due temi: il paesaggio e le popolazioni locali.

Le fotografie paesaggistiche, tutte straordinariamente spettacolari, sono per lo più vedute aeree della foresta, nella quali l’obiettivo ha catturato sia i fenomeni atmosferici, le nuvole, i cieli in tempesta, le piogge torrenziali, i fiumi volanti, sia i luoghi unici e meravigliosi, come le grandi cascate, i corsi d’acqua, le montagne ricoperte dalla foresta pluviale.

L’altro filone è quello dedicato alle fotografie delle popolazioni indigene dell’Amazzonia, mostrate nella loro quotidianità, nei loro gesti ed espressioni.

Queste immagini sono collocate in tre alloggiamenti, che rappresentano le case tipiche chiamate “ocas”, all’interno delle quali sono proiettate anche delle video-interviste dei leader indigeni.

La traccia audio composta da Jean-Michel Jarre che accompagna il percorso ha un effetto immersivo, in quanto riproduce i rumori e i suoni della foresta, dal fruscio degli alberi ai versi degli animali, nonché le voci e i canti dei suoi abitanti.

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