Affitti in crisi: prezzi alle stelle, ma manca l’offerta

crisi degli affitti

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Lo scenario del mercato immobiliare sta diventando sempre più incerto. In questo quadro socio-economico la situazione che riguarda gli affitti è ancora più preoccupante.

Negli ultimi mesi infatti la crescita esponenziale dei tassi sui mutui ha rappresentato un fattore fondamentale per spingere verso la richiesta di abitazioni in affitto. La motivazione è semplice: se per le persone diventa difficile accendere un mutuo non potranno comprare casa e dovranno fare scelte diverse.

Ad essersi ampliata a dismisura è infatti la fascia di persone che solitamente, potendo ricorrere al credito bancario, avrebbero cercato una soluzione abitativa di acquisto.

Sale la domanda, salgono i prezzi, ma… gli affitti e le locazioni immobiliari sono in crisi!

L’incertezza del mercato attuale

Solo pochi giorni fa ho scritto un articolo sul perché questo sia il momento giusto per vendere casa. Lo scenario del quale mi trovo oggi a parlare è del tutto simile:

  • “Nuovi poveri” derivate dalle categorie lavorative più vessate dalle restrizioni
  • Inflazione galoppante
  • Difficoltà di reperire materie prime
  • Tassi dei mutui in aumento costante
  • Costi energetici esorbitanti
  • Caro affitti

La mia analisi è che, a seguito del venir meno dell’emergenza Covi-19, ci stiamo trovando di fronte ad uno scenario che sta iniziando a presentare conti che non avevamo previsto.

Mentre il mercato immobiliare edilizio ha vissuto momenti felici anche grazie ad una domanda diversificata e ad aiuti statali come il Superbonus (momento che però – a mio avviso – è destinato ad una contrazione forte nel breve termine), il mercato degli affitti non è stato agevolato da alcuna normativa per il contenimento dei costi nei confronti delle famiglie.

Come se tutto ciò non bastasse la situazione geo-politica che stiamo vivendo complica ulteriormente la situazione con un’inflazione che colpisce tutte le classi sociali anche nell’acquisto delle materie prime.

L’incertezza del mercato del lavoro è un altro dei tasselli che completano il quadro, comportando la necessità di una maggior flessibilità sia in termini economici che geografici.

In questo contesto la locazione e l’affitto appaiono come unica soluzione per tantissime famiglie italiane.

Lo stress del settore delle locazioni e degli affitti in Italia

Il problema è che se le persone che cercano casa in locazione stanno aumentando in maniera esponenziale, altrettanto non si può dire circa un aumento delle abitazioni inserite nel circuito delle locazioni.

La scarsa offerta degli alloggi colpisce tutta l’Italia da nord a sud: su 107 capoluoghi italiani ben 75 hanno visto una netta contrazione della propria disponibilità immobiliare.

Si parla di una media di alloggi in affitto che è scesa negli ultimi due anni fino a punte di -80%.

L’andamento economico del mercato delle locazioni in questo caso è semplice da spiegare: aumenta la domanda, diminuisce la disponibilità e aumenta il costo.

Questi rialzi però sono stati decisamente rilevanti in molte delle più grandi città italiane. A livello nazionale stiamo parlando di un incremento medio importante. Gli aumenti per i canoni di locazione riguardano appunto tutta Italia, segnando, rispetto al 2025:

  • + 35,3% Firenze
  • + 28,5% Bologna
  • + 28,4% Genova
  • + 28% Napoli

I rincari più limitati? Quelli a Roma dove i canoni di affitto e locazione erano già costosi che si assesta attorno ad un +19,9%.

La situazione degli affitti e delle locazioni a Milano

Nel caso di Milano tanto i prezzi superano normalmente i 1200 € al mese per un trilocale e si calcola comunque una media di 108 € in più al mese rispetto al 2022, con importanti punte di rialzo nel centro cittadino e in particolare nei pressi di Piazza Duomo.

Secondo una recente analisi di Idealista si tratta dell’incremento più alto d’Italia nella città che già deteneva il poco invidiabile primato della media di affitti più cara del Paese.

Negli altri capoluoghi lombardi comunque la situazione non è più rosea: a Monza per un trilocale si paga in media 796 € al mese (71 € in più rispetto allo scorso anno), 785€ al mese a Como (80 € di differenza) e 769€ a Bergamo (69 € in più sempre rispetto al 2022).

Uno sguardo ai prossimi mesi

Secondo gli studi di settori la crescita del prezzo degli affitti sembra però destinata ad arrestarsi. Nonostante l’aumento della domanda infatti i rincari non possono correre all’infinito perché si scontrano con:

  • L’inflazione alle stelle
  • La possibilità limitata di spesa degli affittuari

La prospettiva che riguarda i prossimi mesi del 2023 sembrerebbe suggerire un blocco dei canoni che dovrebbe riportare il mercato degli affitti e delle locazioni ad una situazione di maggior equilibrio, ma quello che è certo è che per il settore immobiliare una contrazione delle compravendite è ormai certo, anche a Milano, nonostante continui ad essere il mercato più dinamico d’Italia.

Ribadisco: se vuoi vendere casa il momento giusto è proprio questo. Possiamo parlarne.

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