Vendere casa: quali sono i passaggi necessari

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La compravendita di un immobile è un passo importante nella vita di tutti, sia che lo si acquisti sia che lo si venda.

In quest’ultimo caso, i passaggi per arrivare alla vendita di una casa sono davvero molti.

Ecco una breve guida per arrivare alla compravendita in modo sicuro.

Quali sono i passaggi per vendere un immobile

L’iter necessario per vendere un immobile comprende diversi step, che vanno dalla valutazione all’atto notarile.

In primo luogo occorre scegliere e quindi contattare un’agenzia immobiliare di fiducia.

La scelta va fatta prediligendo un’agenzia che abbia una buona reputazione e un’esperienza consolidata nel mercato immobiliare della propria città.

L’agenzia, dopo un primo appuntamento e dopo aver ricevuto dal venditore tutti i documenti necessari, potrà effettuare una valutazione dell’immobile, che si baserà su svariati fattori, tra cui le stime di mercato, lo stato dell’immobile, la sua metratura, la presenza di pertinenze.

Dopo aver stabilito il prezzo di vendita, l’agenzia immobiliare farà firmare al venditore un mandato di vendita, grazie al quale potrà agire come intermediario con i possibili acquirenti.

L’agenzia si occuperà quindi di trovare un acquirente interessato, con il quale condurrà la trattativa per raggiungere un accordo sul prezzo di vendita che possa essere soddisfacente per entrambe le parti.

Gestirà quindi i passaggi successivi, quali la proposta di acquisto vincolante da parte dell’acquirente o il preliminare di compravendita, fino al rogito presso il notaio con il vero e proprio passaggio della proprietà.

A cosa prestare attenzione quando si vende casa

Innanzitutto occorre sapere che i tempi per arrivare alla compravendita spesso sono lunghi.

Ciò dipende da diversi aspetti, che possono essere la difficoltà nel trovare un acquirente seriamente interessato, la lunghezza della trattativa sul prezzo, l’eventuale difficoltà nel reperire tutti i documenti necessari.

Pertanto chi vende un immobile per poi riacquistarne un altro deve fare attenzione ai tempi, specie se in ballo ci sono un trasloco o la richiesta di un mutuo.

Inoltre, l’acquirente può anche cambiare idea e far valere il diritto di recesso: egli infatti può recedere dal contratto entro 10 giorni lavorativi calcolati dalla data della firma del compromesso o del contratto preliminare di vendita.

L’acquirente può farlo senza spiegare le motivazioni e senza pagare alcuna penale inviandone comunicazione scritta all’agenzia immobiliare e al venditore.

In questo caso ovviamente il venditore dovrà restituire all’acquirente l’acconto versato.

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