A Milano la riqualificazione energetica della Bicocca grazie alla geotermia

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Con un piano che si svilupperà in modo graduale, l’Università di Milano-Bicocca punta a una importante riqualificazione energetica per diventare a impatto zero grazie a pannelli solari e sistema geotermico.

In cosa consiste il progetto di riqualificazione energetica di Milano-Bicocca

La sede dell’ateneo milanese si rinnova dal punto di vista energetico con un progetto volto ad abbattere i consumi che si realizzerà per step nei prossimi anni.

Per farlo utilizzerà fonti di energia pulita, quali quella solare e quella geotermica, che renderanno gli edifici del campus a emissioni zero.

Il progetto di rigenerazione partirà dall’edificio U19 Ergon, situato in via Boschi di Stefano, destinato alle attività di ricerca e monitoraggio geologico ambientale, con la realizzazione di un sistema a energia geotermica e solare.

Successivamente lo stesso tipo di intervento riguarderà gli edifici collocati in piazza della Scienza – cioè U1 Atlas, U2 Quantum, U3 Bios e U4 Tellus – dove il sistema garantirà un risparmio complessivo dell’80% sul costo dell’energia per riscaldamento e raffrescamento degli ambienti.

Verranno realizzati un sistema di pozzi per l’estrazione dell’energia geotermica e parallelamente una copertura delle strutture con pannelli fotovoltaici, che insieme produrranno gran parte dell’energia necessaria, a cui si aggiungono altri accorgimenti finalizzati all’isolamento termico e quindi al risparmio energetico, come per esempio le pareti ricoperte di vegetazione.

Per l’irrigazione di queste ultime sarà utilizzata l’acqua di falda estratta dal sottosuolo, realizzando così un sistema energetico totalmente circolare.

Perché l’energia geotermica è importante per Milano

Tale modello energetico, che porterà a una progressiva riduzione della dipendenza da fonti fossili, qui testato come in una sorta di laboratorio, con il tempo potrà poi essere applicato ad altri edifici pubblici della città.

Si stima che nel futuro la geotermia possa arrivare a coprire il 20% del fabbisogno dell’area metropolitana di Milano, contribuendo in maniera decisiva al miglioramento della qualità dell’aria e di conseguenza della salute dei cittadini.

La tecnologia dell’impianto geotermico permette di scambiare calore con il sottosuolo e le falde acquifere superficiali attraverso un’integrazione reciproca delle risorse sotterranee, garantendo un’elevata efficienza del sistema.

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