Mutuo casa: cosa c’è da sapere per iniziare

Mutuo casa

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Siete intenzionati a comprare casa e avete deciso di stipulare un mutuo? Ecco 3 cose da sapere sul mutuo casa, tanto per iniziare.

Cos’è un mutuo casa

Il mutuo è un finanziamento che un istituto di credito concede a un soggetto per acquistare un immobile. Può avere una durata, generalmente, dai 5 ai 30 anni. Chi contrae il mutuo si impegna a pagare una serie di rate periodiche comprensive degli interessi. L’istituto di credito, prima di decidere se concedere il mutuo, effettua una valutazione circa la solvibilità del contraente, analizzando le sue capacità economiche in relazione alla rata da pagare su base mensile.

Mutui e tassi di interesse

I mutui si differenziano in base al tipo di tasso di interesse che viene applicato. Un mutuo può essere:

  • a tasso variabile: il tasso che viene applicato al mutuo e che quindi stabilisce l’interesse dovuto può cambiare nel corso del tempo;
  • a tasso fisso: il tasso d’interesse dovuto sarà lo stesso per tutta la durata del mutuo, senza subire variazioni;
  • a tasso misto: secondo questo tipo di mutuo, il tipo di tasso interesse che viene applicato può essere variabile oppure fisso, in base a quanto stabilito dal contratto;
  • a tasso doppio: il mutuo viene diviso in due parti, una a tasso fisso ed una a tasso variabile;
  • a tasso variabile ma entro dei limiti prestabiliti: soluzione scelta per evitare un incremento significativo dei tassi di interesse.

Quando si stipula un mutuo casa, va tenuto presente che ci sono anche costi accessori da sostenere, dovuti nei confronti della banca. Tra questi, per esempio, le spese di istruttoria, le spese di perizia, le spese notarili; l’iscrizione dell’ipoteca nei registri immobiliari; i costi del premio di assicurazione.

Prima di stipulare un mutuo casa

Ci sono alcuni fattori che chi intende acquistare casa deve valutare prima di stipulare un mutuo. Intanto la somma complessiva del mutuo deve essere messa a confronto con le proprie capacità economiche e quindi con il proprio reddito. Va considerato anche il tasso di interesse concordato, la durata del mutuo e le spese accessorie. Di base è consigliabile che l’importo delle singole rate non superi un terzo del proprio reddito.

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