A Palazzo Reale fino al 4 giugno la Milano napoleonica con “A casa del Viceré”

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A Palazzo Reale fino al 4 giugno è visitabile l’esposizione intitolata “A casa del Viceré“, che offre al pubblico vari oggetti e opere d’arte della Milano napoleonica e mostra per la prima volta il prezioso Centrotavola di Giacomo Raffaelli.

Eugenio di Beauharnais e la sua corte

L’esposizione propone, attraverso vari oggetti, un approfondimento sull’arte, sulla moda e sul gusto della Milano di epoca napoleonica, così come essi emergevano dagli ambienti della corte di Eugenio di Beauharnais: questi, figlio del primo matrimonio di Giuseppina, poi moglie di Napoleone Bonaparte, dopo aver ricoperto vari incarichi militari e politici, venne nominato Viceré del Regno d’Italia, ruolo che ricoprì dal 1805 al 1814.

Eugenio di Beauharnais fu appassionato promotore delle arti e della produzione manifatturiera e questo suo amore per il bello e per il lusso diede un grande impulso alla vita culturale, sociale ed economica di Milano e influenzò la moda, il gusto e i costumi della società aristocratica.

A casa del Viceré: lo sfarzo della Milano napoleonica

Nelle sale degli Appartamenti di Parata e nella Sala delle Quattro Colonne di Palazzo Reale sono esposti arredi e opere della Milano di inizio Ottocento, che si ispiravano al cosiddetto Stile Impero della corte napoleonica e ai suoi protagonisti e che rappresentano appieno il gusto dell’epoca.

Tra le altre opere vi sono anche i ritratti del Viceré e della moglie Augusta Amalia di Baviera, prestati dal Museo del Castello di Malmaison e realizzati da Andrea Appiani, pittore di corte e massimo esponente del Neoclassicismo in Italia.

Insieme a sculture, dipinti e oggetti di uso quotidiano, come abiti e ventagli, che testimoniano lo sfarzo e l’eleganza degli ambienti nobiliari, il focus della mostra è costituito dal Centrotavola di Giacomo Raffaelli, artista e mosaicista romano, che per il Beauharnais realizzò anche una copia a mosaico e a grandezza naturale dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.

Il Centrotavola di Giacomo Raffaelli

Il Centrotavola, che viene ora mostrato dopo un lungo restauro, decorò la tavola per il banchetto che il Viceré offrì in onore di Napoleone in occasione della sua incoronazione a Re d’Italia, avvenuta nel 1805 nel Duomo di Milano.

Questo oggetto è costituito da tre parti, ossia un elemento centrale di 9 metri composto da 13 basi in marmo e altri due elementi uguali tra loro da collocarsi ai lati, lunghi 1,60 metri ciascuno e formati ognuno da due basi: la composizione ha una lunghezza complessiva di 13 metri ed è formata da 242 pezzi.

L’artista per impreziosire il manufatto utilizzò materiali pregiati, quali il marmo bianco di Carrara, l’alabastro, il porfido rosso egizio, il lapislazzulo, l’agata, la malachite.

Nella composizione si susseguono tempietti, divinità, quadrighe, sfingi, obelischi, colonne, anfore, putti, elementi tutti che testimoniano il gusto per la classicità e per l’antico Egitto.

Si tratta quindi di un oggetto unico e raffinatissimo, creato per un’occasione storica, che rappresenta al meglio lo sfarzo e l’eleganza della vita del Viceré e dell’aristocrazia milanese di inizio Ottocento.

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