Idee progettuali: (lavorare sul passato) - Magazine Morabito Immobiliare

Idee progettuali: lavorare sul passato

Giugno 18, 2021 Di ,


Attenzione, cultura, rispetto per gli spazi e i materiali portano l’architetto Massimo Brambilla ad affrontare in modo originale anche edifici con una lunga storia



Abbiamo conosciuto nel numero di Aprile di MI’S Home l’architetto Massimo Brambilla che ci ha raccontato il valore di un soppalco. Ci è venuta così la curiosità di conoscerlo meglio e di approfondire alcuni aspetti della sua filosofia del progetto, davvero particolari e interessanti.

Architetto Brambilla lei ha una formazione davvero molto particolare: nasce infatti come archeologo e solo in seguito si dedica alla progettazione. Viene quindi da chiedersi quanto questo suo particolare iter abbia influito sulle sue scelte e sui suoi percorsi successivi.
Ha influito moltissimo! Fino alla laurea ho cercato di “scavare” il più possibile, pubblicando anche su alcune riviste settoriali, ma alla fine mi sono reso conto che questo lavoro era inconciliabile con quella vita classica e provinciale che volevo e che sognavo dopo essermi sposato. Fortunatamente nei primi anni ‘90, i nuovi studi e metodologie di analisi stratigrafica su cui oggi si basa l’archeologia moderna avevano iniziato a essere applicati anche al restauro architettonico, grazie proprio alle sperimentazioni fatte da alcuni archeologi professionisti con cui già scavavo. Per questo il mio passaggio dallo scavo al restauro dei monumenti è stato breve e naturale.”

Un approccio davvero particolare e insolito che però ha trovato subito degli estimatori.
Sì perché in breve tempo ho iniziato una serie fortunata di interessantissimi progetti che mi hanno portato ad acquisire un bagaglio di esperienza in questo campo veramente considerevole, basato su un centinaio di importanti e riusciti restauri.
In questa foto e in quella di apertura (in alto) due realizzazioni che l’architetto Brambilla ha portato a termine in Puglia: le terrazze del Riad Salentino a Matino e della Maison Salentina a Patù, entrambe in provincia di Lecce.

In questa foto e in quella di apertura (in alto) due realizzazioni che l’architetto Brambilla ha portato a termine in Puglia: le terrazze del Riad Salentino a Matino e della Maison Salentina a Patù, entrambe in provincia di Lecce.<br /><br />
Nelle foto, due progetti rispettosi del passato: il santuario di Gallivaggio in provincia di Sondrio, e un interno di casa nei Grigioni, in Svizzera.
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Viene quindi da chiedersi quali siano le sue idee guida e quali gli elementi che preferisce valorizzare quando si interfaccia con un edificio, sia esso storico o contemporaneo.
In generale tendo a mantenere il più possibile quello che c’è, cercando in tutti i modi di valorizzare, “musealizzandoli”, tutti gli elementi architettonici poveri che di solito non hanno alcun valore, accostandoli a nuovi materiali il più possibile neutri e contemporanei. Facendoli anche stridere uno contro l’altro e creando una sorta di effetto sorpresa!


Se stiamo per acquistare un immobile storico, magari sottoposto a dei vincoli della Sovrintendenza, come ci dobbiamo muovere e quali sono gli interventi che si possono normalmente fare, fatte salve le specifiche caratteristiche del singolo edificio?
Solitamente tendo assolutamente a sconsigliare in tutti i modi l’acquisto di immobili storici vincolati! Le faccio un esempio: in Puglia, dove ultimamente sto seguendo moltissimi progetti su immobili esistenti, quando il cliente mi chiede di scegliere per lui la casa da acquistare, scarto sistematicamente tutti quelli vincolati direttamente dalla Soprintendenza! La burocrazia italiana è, a dir poco, allucinante e molte volte per ottenere tutti permessi passano numerosi anni: quindi reputo ridicolo intestardirsi nell’acquisto di proprietà con vincoli, quando nella realtà la quantità di case in vendita è a dir poco elevata. E quando l’immobile è vincolato, praticamente si può fare ben poco; inoltre gli interventi e le metodologie di restauro applicate all’edilizia civile risultano anche molto costose.


Un angolo della chiesetta di san Fedelino presso Novate Mezzola (SO).

Un angolo della chiesetta di san Fedelino presso Novate Mezzola (SO).<br /><br />
La Torraccia
Calolziocorte (LC).

La Torraccia<br />Calolziocorte (LC).<br /><br />
Il bagno nella sacrestia della chiesa di San Pietro protomartire di Bardello (VA).

Il bagno nella sacrestia della chiesa di San Pietro protomartire di Bardello (VA).<br /><br />
Interno della Cad’ Martin nel Canton Grigioni, CH.

Interno della Cad’ Martin nel Canton Grigioni, CH.<br /><br />



Lei ha citato la Puglia: negli ultimi anni si è dedicato particolarmente al restauro e alla valorizzazione di edifici storici in questa regione. Come è nata questa passione e come l’ha conciliata con le sue precedenti esperienze?

Non è passione, è semplice lavoro! Tre anni fa abbiano acquistato un primo immobile per trasformarlo in una semplice casa di vacanze al mare per noi e le nostre figlie. L’acquisto e l’intervento di ristrutturazione sono stati modesti e velocissimi (circa 3 mesi). Essendo in centro storico e non avendo giardino, ho così progettato una piccolissima piscina sulle terrazze della casa, senza voler però stravolgere questo elemento tipico dell’architettura pugliese: ho inserito una semplice vasca, naturalmente bianca, proprio sopra le chianche annerite dal tempo creando quel famoso contrasto accennato prima che è piaciuto moltissimo al pubblico. Infatti immediatamente dopo aver pubblicato le foto di quell’intervento sui social, sono arrivate le prime commesse per progetti simili.”


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E da lì avete creato anche un brand che si chiama “Acqua di Puglia”. Di cosa si tratta e come si collega al suo lavoro?
Un paio di settimane prima dell’acquisto della casa, il Riad Salentino, io e mia moglie eravamo bloccati in una baita in Svizzera davanti al camino, sotto una copiosa nevicata novembrina; ci siano trovati come al solito a fantasticare sull’avventura che ci stava aspettando e per scherzo abbiamo deciso un nome che volesse riassumere un po’ il nostro stato d’animo di ciò che stavano facendo: Acqua di Puglia! Il giorno dopo abbiano registrato il marchio. Riassume ciò che vogliamo fare, il nostro modo di vivere questa regione. Fondendo in modo semplice e naturale l’esperienza lavorativa e di vita che ognuno di noi in famiglia possiede, stiamo creando un brand che non ha assolutamente alcuna pretesa se non quella di realizzare dei piccoli sogni!


Lo stile di vita che l’architetto Brambilla evoca nei suoi progetti e nella creazione del marchio Acqua di Puglia emerge nella tavola imbandita e nella piscina ricavata da una vecchia cisterna a Le a Sette Valli di Fasano (BR).
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Tendo a mantenere quello che c’è, cercando di valorizzare gli elementi architettonici poveri che di solito non hanno alcun valore

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Giugno Luglio Agosto 2021
Letto 1149 volte Ultima modifica Venerdì, 18 Giugno 2021 18:52
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C O V E R

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Editoriale

N.6 / SUMMER EDITION 2021

 

CARI LETTORI, 

PER L’ESTATE APPENA ARRIVATA abbiamo progettato un nuovo numero più ricco di interviste e di news. La nostra SUMMER EDITION apre con un’analisi del quartiere che ruota intorno a SAN SIRO, con lo Stadio e l’Ippodromo oggetto di grossi cambiamenti. Le mete fuori città sono MENAGGIO e le CINQUE TERRE, due località per un’estate slow. Tre le INTERVISTE: all’ARCHITETTO MASSIMO BRAMBILLA che svela la filosofia dei suoi progetti, a MASSIMO SEMOLA, architetto paesaggista che consiglia come organizzare il verde a seconda delle situazioni, e al costruttore ANDREA ALLEGRI, che spiega i nuovi fondamentali criteri dell’edificare rispettando la l’ambiente e la salute. E poi, i segreti dell’HOME STAGING, che valorizza con gusto e creatività un’abitazione, i nuovi CONDIZIONATORI ECOSOSTENIBILI, le CHAISE LONGUE in metallo e altro ancora… 

 

BUONA LETTURA E BUONA ESTATE

Francesco Morabito

 

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Hanno collaborato: Michela Arosio, Massimo Brambilla, Anastasia Bellegoni, Elisabetta Romanò, Federico Sella.

Segreteria di Redazione: Fabiola Arienti

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