Un progetto importante e rivoluzionario nella promozione della salvaguardia ambientale è questo nuovo brevetto che applica la sua innovazione sull'utilizzo di una facciata termoattiva, i muri e le pareti degli edifici si trasformano i veri e propri catalizzatori naturali di caldo e freddo, gli edifici diventano Nzeb (Edifici Energia Quasi Zero). Con l'utilizzo di questa nuova tecnologia si prevede di ridurre notevolmente la quantità di CO2 immessa in atmosfera, utilizzando una fonte rinnovabile e gratuita: il Sole.
NZEB - Nearly Zero Energy Building
Sono gli edifici a energia quasi zero, una decisa svolta nel futuro delle energie rinnovabili. Vennero ipotizzati già alla fine degli anni settanta e oggi finalmente diventano una soluzione concreta.
Come Funziona
L'innovazione sta principalmente nello speciale termointonaco, la sua formula è stata brevettata per conto di StudioDbm dalla Società Cugini di Bergamo ed ha capacità di mantenere una temperatura tra i 25 e i 30 gradi isolando da dispersioni. Una serpentina è collocata all'interno dei muri in cui circola acqua calda o fredda a seconda delle esigenze, funziona per attivazione termica delle stesse pareti dell'edificio, con il riscaldamento e il raffrescamento delle superfici opache della parte esterna utilizzando il Sole come fonte di energia naturale. Il sistema è dunque collegato ai pannelli solari installati sul tetto e l'energia prodotta viene indirizzata a una pompa di calore che attiva il sistema di facciata termoattiva, il tutto regolato da un sistema domotico che controlla costantemente la temperatura interna ed esterna dell'edificio.
Questo, in aggiunta ad un ottimale e tradizionale isolamento termico, garantisce massime prestazioni al minimo dispendio energetico.
Diciamo definitivamente addio alla caldaia e la casa stessa ci scalda e rinfresca.
Dove
La facciata termoattiva è stata già testata nel caso pilota in un edificio residenziale ristrutturato a Paderno Dugnano (MI) con risultati soddisfacenti, sarà presto sfruttata nel Comune di Certosa di Pavia, dove la Sede del Municipio, la Sede della Direzione e Segreteria Didattica, il nido d’infanzia, le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo livello e gli ambulatori medici saranno tutti trasformati in edifici Nzeb. È la ESCo Samso che si è aggiudicata un bando pubblico da 1,8 milioni di euro e si occuperà della messa in opera anticipando completamente i costi, non gravando sull'Amministrazione Pubblica e rientrando dell'investimento grazie ai risparmi garantiti dagli interventi di efficentamento energetico.
Ci sono progetti anche per un edificio scolastico a Monza (MI).
In collaborazione con l'Università di Bergamo si sta anche studiando la possibilità di inspessire l'intonaco rafforzandolo in modo da ottenere anche una funzione antisismica.
Questa nuova tecnologia non è adatta a tutti i tipi di edifici: i più affini sono quelli con struttura in cemento o al massimo in mattone pieno, meno con il forato. La muratura dello stabile deve essere insomma abbastanza massiva per poter funzionare al meglio.
L'ammortamento dell'investimento è della metà del tempo rispetto ad un'installazione di un cappotto tradizionale, ovviamente aspirando ad un isolamento migliore, abbattendo a zero i consumi e facendo conseguentemente acquistare valore all'immobile.
Questa nuova tecnologia non è adatta a tutti i tipi di edifici: i più affini sono quelli con struttura in cemento o al massimo in mattone pieno, meno con il forato. La muratura dello stabile deve essere insomma abbastanza massiva per poter funzionare al meglio.
L'ammortamento dell'investimento è della metà del tempo rispetto ad un'installazione di un cappotto tradizionale, ovviamente aspirando ad un isolamento migliore, abbattendo a zero i consumi e facendo conseguentemente acquistare valore all'immobile.
