Case di lusso: quando possono considerarsi tale?
Le case di lusso sono classificate secondo parametri e rispondono ad alcune caratteristiche. Vediamo quali sono.
Ci sarà capitato, anche solo per sognare un po’, di leggere gli annunci immobiliari in cui si vendono “case di lusso” oppure “immobili di prestigio”: ma che cosa si intende con queste definizioni? Gli immobili di pregio sono classificati secondo parametri e rispondono ad alcune caratteristiche. Vediamo quali sono.
Le principali tipologie di case di lusso
Sono considerati immobili di lusso, quelli classificabili nelle seguenti categorie catastali:
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- • cat. A/1 – abitazioni di tipo signorile
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- • cat. A/8 – abitazioni in ville
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- • cat. A/9 – castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici
Di che tipologie immobiliari si tratta? Le abitazioni di tipo signorile sono le unità immobiliari appartenenti a fabbricati situati in zone di pregio con peculiarità costruttive o finiture di livello superiore a quello dei fabbricati di tipo residenziale. Le ville hanno caratteristiche simili ma sono immobili indipendenti, caratterizzati dalla presenza di un parco o giardino. I castelli e i palazzi di eminenti pregi storico-artistici sono opere composte da un’unica unità immobiliare di grandi dimensioni che si sviluppa sul piano orizzontale e/o in verticale su più piani.
Case di lusso, le caratteristiche principali
Solitamente le case di lusso sono caratterizzate dall’ampiezza dei vani: si parla di una superficie utile complessiva superiore a 160 metri quadri esclusi terrazzi, balconi, cantine, soffitte, scale, box e posti auto. Tuttavia possono essere case di lusso anche miniappartamenti, per esempio se ricavati dal frazionamento di ville, quando si trovano in posizione di particolare prestigio o sono dotati di altre caratteristiche determinanti, come la presenza di terrazzi (con superficie oltre i 65 mq), piscine, campi sportivi privati.
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