Ca’ dell’Oreggia di Milano: la storia del palazzo e della sua originale scultura

Ca’ dell’Oreggia, in dialetto milanese letteralmente “casa dell’orecchio”, è il nome con cui è conosciuto il Palazzo Sola-Busca per via della curiosa scultura posta all’entrata dell’edificio.
Quali sono le caratteristiche e la storia del Palazzo Sola-Busca
Il palazzo si trova in zona Palestro a Milano, in via Serbelloni ai civici 10 e 12.
Esso fu costruito a uso residenziale su un lotto triangolare tra il 1924 e il 1927 su progetto dell’architetto e scultore Aldo Andreani.
Il palazzo, molto imponente, presenta otto piani e due ingressi e ha una pianta poligonale: prende il nome da coloro che lo ereditarono, Andrea Sola Cabiati e Antonietta Busca.
Lo stile è liberty e neo-eclettico, come si vede dalle caratteristiche dell’ingresso, arricchito con timpani, decorazioni, colonnine, mentre il pian terreno è a bugnato e le finestre che si aprono lungo i lati sono decorati in modo più semplice tramite modanature rettilinee.
L’orecchio di Adolfo Wildt
La scultura a forma di orecchio, collocata a destra del portone d’ingresso principale, è l’elemento che dà il soprannome all’edificio e che, per la sua originalità, lo ha reso celebre.
L’enorme orecchio è delineato con precisione in tutte le sue parti anatomiche e fu realizzato in bronzo nel 1927 dallo scultore milanese Adolfo Wildt.
Nato da una famiglia umile di origini svizzere, inizia a lavorare da bambino, a soli 9 anni, come orafo e marmista, per poi entrare all’Accademia di Brera e divenire un acclamato artista di fama europea.
L’orecchio, sopra il quale è stata scolpita anche una ciocca di capelli per renderlo ancora più realistico, non era solo un elemento ornamentale: esso infatti, grazie alla trasmissione del suono attraverso un canale interno, era un citofono, probabilmente il primo presente in Italia e senz’altro il primo di Milano, oggi però non più funzionante.
Attribuzione immagine di testata: Sailko, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons
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