Borghetto Santo Spirito: storia e unicità del piccolo paese del Ponente ligure
Borghetto Santo Spirito è un piccolo comune della provincia di Savona, incastonato tra il colle Piccaro e la splendida Riviera delle Palme.
Abitato da nemmeno 5000 persone, è costituito da diversi borghi, quali Borgo Marina, Borgo d’Anzio, Castellaro, Giardini, Patarello e Pontassi.
Quale è la storia di Borghetto Santo Spirito
Probabilmente di origine romana, come è testimoniato dal ritrovamento di un’ara e dalla presenza dei resti di un antico ponte, detto il “pontasso”, situato sulla via Julia Augusta nei pressi dell’attuale Loano, il paese di Borghetto Santo Spirito ha un’anima profondamente medievale.
La denominazione di “Santo Spirito” deriva dal nome di una chiesa a esso intitolata, fondata nel XII secolo dai Frati Ospedalieri di Roma e situata sul Capo d’Anzio.
La vera e propria fondazione dell’insediamento urbano lungo la costa presso la foce del torrente Varatella risale al 1288, quando il Comune di Albenga acquistò grandi appezzamenti di terreno che andarono a costituire i primi nuclei del nuovo paese: in un documento del 1292 si trova citato per la prima volta il “Burgus Sancti Spiritus”.
Dotato di un proprio statuto, ma posto alle dipendenze di Albenga, possedeva una cinta muraria difensiva con quattro porte di accesso, di cui oggi rimangono alcuni tratti, una porta e due torri d’avvistamento.
Borghetto, che si andò ampliando nel corso dei secoli successivi grazie alle bonifiche di aree paludose, divenne autonomo solamente a fine Settecento con la caduta della Repubblica di Genova, passando quindi alla napoleonica Repubblica Ligure, poi all’Impero francese e infine, dopo il Congresso di Vienna, al Regno di Sardegna e al successivo Regno d’Italia.
Da fine Ottocento l’arrivo della ferrovia nel Ponente ligure determinò la nascita e lo sviluppo del turismo in questa zona.
Cosa vedere a Borghetto Santo Spirito
Oltre ai resti del ponte romano e delle architetture medievali, e oltre naturalmente al lungomare, a Borghetto Santo Spirito vi sono diversi punti di interesse storico, artistico e naturalistico:
– la Chiesa di San Matteo, situata nel centro storico, la cui prima costruzione risale al Duecento e che poi fu ampliata nel Seicento, come testimonia la presenza di elementi architettonici in stile barocco;
– le Grotte di Toirano, nell’entroterra a 5 chilometri dal paese, che hanno una grande importanza archeologica per i ritrovamenti di fossili e di resti umani e animali, come il cosiddetto “orso delle caverne”, risalenti a epoche preistoriche, e per la presenza di diverse cavità di origine carsica, ricche di stalattiti e stalagmiti;
– il Castello Borelli, oggi residenza privata, costruito a picco sul mare e immerso nel verde presso Capo d’Anzio, che fu edificato a fine Ottocento per volere dell’ingegnere Bartolomeo Borelli come abitazione sotto forma di castello in stile neogotico in un punto di notevole interesse paesaggistico e che rappresentava uno dei primi esempi di dimora signorile dotata di autosufficienza energetica.
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