Arte povera: che cos’è e quali sono le sue caratteristiche

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L’arte povera è una delle avanguardie del Secondo Dopoguerra, nata come ribellione alle espressioni artistiche tradizionali.

Essa ha influenzato non solo l’arte contemporanea, ma anche l’arredamento e il design di interni.

 

Arte povera: che cos’è e come è nata

Si tratta di un movimento artistico sorto in Italia a metà degli anni Sessanta e diffusosi fino alla metà degli anni Settanta.

La sua genesi è dovuta a una contrapposizione nei confronti sia dell’arte tradizionale, sia della modernizzazione e della tendenza al consumismo della società, sia anche del design minimalista americano.

 

La sua definizione fu coniata nel 1967 dallo storico e critico d’arte italiano Germano Celant, che usò per la prima volta questa espressione per designare le opere di una serie di artisti che, pur non lavorando insieme, proponevano temi simili e che esposero quello stesso anno nella prima mostra di arte povera alla Galleria La Bertesca di Genova.

Tra gli esponenti di questo movimento vi sono Michelangelo Pistoletto, Giovanni Anselmo, Gilberto Zorio, Mario Merz, Piero Gilardi.

Le caratteristiche principali dell’arte povera

Questi artisti innanzitutto rifiutavano tutti i dettami dell’arte tradizionale, ivi comprese le tecniche e i materiali classici.

Al loro posto essi utilizzavano materiali poveri, grezzi e di uso comune – come legno, plastica, corde, pietre e tessuti, ma anche specchi, cibo, tubi al neon – in quanto essi davano all’opera un legame più stretto con l’ambiente che la circondava e con la vita quotidiana.

 

Per questo motivo, l’arte povera, anche se si espresse in vari modi, trovò nella scultura, nelle installazioni e nelle performance le forme più rappresentative e più adatte a creare un rapporto concreto con la realtà e a coinvolgere lo spettatore attraverso i sensi.

 

Questo movimento artistico ha ispirato anche uno stile d’arredamento, che si caratterizza per mobili semplici ed essenziali, privi di decorazioni e intarsi, robusti e realizzati in legno di noce, ciliegio o castagno.

Si tratta di mobili in stile rustico per tutte le stanze, dalle credenze e dalle vetrine per il salotto, ai tavoli e alle sedie per la zona pranzo, fino alle scrivanie, agli scrittoi e alle librerie per lo studio e agli armadi per la camera da letto.

 
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