Acqui Terme: quali sono i principali luoghi da visitare

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Acqui Terme, in provincia di Alessandria, fa parte della regione dell’Alto Monferrato.

La cittadina piemontese, famosa per le sue fonti termali e per la sua produzione vitivinicola, presenta diversi luoghi e architetture di interesse storico e artistico.

Le architetture religiose di Acqui Terme

Numerose sono le architetture religiose, appartenenti a epoche diverse, che si possono visitare ad Acqui Terme.

La Chiesa di San Francesco, sita non lontano dalla principale sorgente termale, la Bollente, era anticamente collegata a un convento francescano di epoca medievale, del quale oggi sopravvivono due chiostri quattrocenteschi.

Della struttura originaria della chiesa sono rimasti l’abside e il campanile in stile gotico, mentre per il resto essa fu completamente ricostruita alla metà dell’Ottocento in stile neoclassico.

Pregevoli sono il portone ligneo, gli affreschi della volta e una tela del Moncalvo.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta venne costruita nei secoli X-XI: si tratta di un edificio romanico con pianta a croce latina a tre navate, che fu ampliato nel Settecento a cinque navate.

Particolarmente interessanti sono l’altare barocco e un dipinto a olio di fine Quattrocento, il Trittico dell’Annunciazione, detto anche della Madonna di Monserrat, opera del pittore catalano Bartolomeo Bermejo.

La Chiesa di San Pietro, nota anche come Chiesa dell’Addolorata, ha origini paleocristiane, ma fu poi integralmente ricostruita nei secoli X-XI in stile romanico, divenendo un’abbazia benedettina.

Anch’essa subì numerose trasformazioni nel Settecento, e dell’edificio originale rimangono la navata centrale, l’abside e il campanile a pianta ottagonale.

Le architetture civili di Acqui Terme

Tra le architetture civili, innanzitutto vi è l’acquedotto romano, risalente all’epoca imperiale e uno dei simboli della città: di esso, costituito da 15 pilastri e 4 archi e originariamente lungo 13 chilometri, sono visibili i resti, tra i meglio conservati di strutture di questo tipo nel Nord Italia.

Il Castello dei Paleologi venne costruito nel Quattrocento dal Marchese di Monferrato Guglielmo VIII Paleologo con una funzione difensiva.

Più volte danneggiato, nel corso dei secoli perse la sua funzione e la sua importanza a livello territoriale e nell’Ottocento e Novecento fu anche sede del carcere giudiziario.

Oggi è inserito nel sistema Castelli Aperti del Basso Piemonte e una parte del Castello ospita il Museo Archeologico.

Nel centro storico di Acqui si trova poi la fonte della Bollente, attorno a cui nel 1879 fu realizzata una struttura marmorea dell’architetto Giovanni Ceruti, che è costituita da un’edicola a pianta ottagonale, divenuta simbolo della città.

Nella stessa piazza in cui si trova la Bollente, vi è infine la Torre Civica: essa fu realizzata nel 1763 sopraelevando una porta dell’antica cinta muraria di epoca comunale, risalente ai secoli XII-XIII, e dotandola di campana e orologio, che fungeva da orologio cittadino.

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