Qual è la storia di Villa Olmo a Como e quali personaggi vi hanno soggiornato

Villa Olmo è una sontuosa villa in stile neoclassico, dotata di un meraviglioso giardino e collocata sulla riva del lago, che fu realizzata a fine Settecento e che oggi è divenuta vero e proprio simbolo della città di Como.
Vediamo qual è la sua lunga storia, quali personaggi vi hanno dimorato e come è fatto il suo parco.
Qual è la storia di Villa Olmo
La dimora venne commissionata nel 1780 dal marchese Innocenzo Odescalchi all’architetto Simone Cantoni, che aveva già realizzato Palazzo Serbelloni a Milano.
Sulla proprietà, entrata in possesso della famiglia nel 1664, vi erano i resti di un convento medievale e alcuni edifici agricoli.
La villa, destinata a essere la residenza estiva degli Odescalchi, fu costruita sulla riva occidentale del Lago di Como ed era arricchita da statue e affreschi negli ambienti interni, alcuni dei quali di Andrea Appiani, e da un ampio giardino affacciato direttamente sulle acque del lago: in esso era presente un grande olmo, all’epoca centenario e oggi non più esistente, che diede il nome alla residenza.
Il marchese vi ospitò Giuseppina di Beauharnais, moglie di Napoleone, e il poeta Ugo Foscolo.
Nel 1824 la villa passò in eredità a un nipote, il marchese Raimondi, che fece eseguire vari lavori di ristrutturazione, come il rifacimento del piazzale antistante e la realizzazione di una darsena, opera dell’architetto Luigi Canonica, che resero il complesso ancora più bello e sontuoso.
In quel periodo furono diversi i personaggi importanti che vi soggiornarono, come gli imperatori d’Austria, il principe di Metternich, il maresciallo Radetzky, le regine Maria Cristina di Savoia e Maria Teresa d’Asburgo-Lorena e Giuseppe Garibaldi.
Il marchese, per via del suo sostegno a Mazzini e ai moti del 1848, venne esiliato in Svizzera e la proprietà venne requisita dagli Austriaci.
Nel 1883 essa venne acquisita dal duca Visconti di Modrone, che affidò all’architetto Alemagna la risistemazione della residenza e del parco, per esempio con la costruzione di balconate panoramiche, di un tempietto, di una fontana e all’interno di un piccolo teatro da 90 posti.
Nel 1924 la villa divenne proprietà del Comune di Como, che nel corso dei decenni vi ospitò manifestazioni, esposizioni, convegni e importanti mostre, e nel 1982 venne adibita a sede del Centro Nazionale Alessandro Volta.
Quali sono le caratteristiche del parco di Villa Olmo
Il parco della villa è uno dei più importanti del Lago di Como e fa parte del network di Grandi Giardini Italiani.
Costituito tra fine Settecento e inizio Ottocento secondo i dettami dello stile all’inglese, il giardino attuale risale a un progetto nell’ambito della risistemazione della proprietà voluta dal marchese Raimondi ed è stato poi ristrutturato negli anni 2016-2018, con nuove piantumazioni e con la creazione di vialetti, di un orto botanico e di un moderno sistema di irrigazione e di illuminazione.
Il terreno presenta una superficie di 5 ettari circa e comprende 460 arbusti e cespugli e 780 alberi, tra i quali alcuni sono esemplari monumentali, come un cedro del Libano di oltre 22 metri, un ippocastano di 26 metri e una sequoia gigante.
Alcuni alberi sono molto antichi, addirittura precedenti alla costruzione della villa, come due ippocastani, uno piantato nel 1664 e l’altro nel 1716.