Lerici e il Golfo dei Poeti: rifugio degli scrittori inglesi tra Ottocento e Novecento

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Il Golfo della Spezia, nella Riviera di Levante della Liguria, nel quale si trovano splendide località turistiche, è noto soprattutto con il nome di Golfo dei Poeti, racchiuso a est e a ovest dalle cittadine di Lerici e Porto Venere.

Questa denominazione deriva dal fatto che, a partire dall’inizio dell’Ottocento e poi sempre più nel corso del secolo fino a quello successivo, questo luogo è divenuto una meta di villeggiatura molto ambita da parte di artisti, scrittori e poeti, soprattutto inglesi, che ne hanno apprezzato le bellezze naturalistiche, il paesaggio e il mare.

I coniugi Shelley a Lerici nel 1822

I coniugi Shelley, Percey e Mary, nel 1822 presero dimora a Villa Magni, una bella abitazione bianca di gusto mediterraneo affacciata sul lungomare e situata nel borgo di pescatori di San Terenzo, una frazione di Lerici.

La presenza dei due scrittori – lui uno dei massimi esponenti del Romanticismo inglese, lei nota soprattutto come autrice di Frankestein – presto rese la cittadina un punto di richiamo per letterati ed esuli inglesi.

Percey Shelley amava moltissimo la zona di Lerici e del Golfo, tanto da trovare proprio in questi luoghi ispirazione per diversi componimienti poetici.

Il suo amore per il mare lo spinse a farsi costruire un’imbarcazione per esplorare la costa e le calette, ma su di essa, a causa di una tempesta, trovò prematuramente la morte a soli trent’anni in quella stessa estate del 1822.

Lord Byron e il Golfo dei Poeti

Amico di Shelley, un altro poeta inglese, Lord Byron, frequentò la zona, in visita alla coppia durante il loro soggiorno.

Byron nel 1816 aveva iniziato il Grand Tour visitando le principali città italiane, quali Milano, Venezia, Roma, per stabilirsi in Toscana a Pisa e a Livorno e poi in Liguria, ad Albaro nei pressi di Genova.

Si racconta che durante l’estate del 1822 si recò più volte dagli amici Shelley a bordo della sua goletta Bolivar e, secondo una leggenda non confermata da documenti certi, talvolta avrebbe raggiunto Villa Magni a nuoto partendo dall’antistante Portovenere.

Qui Lord Byron soggiornò e al suo nome è dedicata una grotta di Portovenere dove si dice andasse a meditare e a trovare ispirazione per le sue poesie.

Lerici, meta di artisti e letterati fino al Novecento

Il tragico destino del poeta Shelley e la presenza di artisti inglesi all’inizio dell’Ottocento esercitarono anche in seguito un forte richiamo verso il Golfo dei Poeti per gli scrittori delle generazioni successive.

Tra gli altri frequentarono questa zona Charles Dickens, George Sand, Henry James e più tardi Gabriele D’Annunzio ed Eugenio Montale.

Nel 1913 lo scrittore David Herbet Lawrence, noto soprattutto per essere l’autore di “L’amante di Lady Chatterley”, scelse di soggiornare insieme alla compagna fino all’anno seguente in un villino situato sulla spiaggia di Fiascherino, nel comune di Lerici.

Nel 1933 giunse a Lerici sulle orme di Mary Shelley la grande scrittrice Virginia Woolf, che alloggiò in una pensione a San Terenzo, proprio nei pressi di Villa Magni, e che nel suo diario di viaggio elogiò le bellezze del posto.

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