In crescita il mercato immobiliare turistico di affitti e compravendite

Secondo i dati dell’ultimo report di Fiaip, la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, il turismo in questa stagione invernale, così come era già avvenuto durante l’estate scorsa, sta assumendo una grande importanza per il settore immobiliare.

In altre parole, il turismo si sta rivelando trainante per il residenziale, sia per quanto riguarda gli affitti brevi, sia per quanto riguarda le compravendite.

In aumento le compravendite di seconde case

Nel periodo gennaio-settembre 2023 sempre più italiani hanno deciso di acquistare una seconda casa di proprietà, con un +1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e ciò nonostante la situazione di instabilità politica ed economica internazionale e le conseguenti ricadute in termini di inflazione e prezzi.

Chi decide di comprare una seconda casa a scopo turistico lo fa nella maggior parte dei casi attingendo ai propri risparmi e, viceversa, ricorrendo meno al mutuo o a prestiti bancari.

L’acquisto della seconda casa può servire per il proprio uso durante i periodi di vacanza oppure può essere finalizzato a investimento, per mettere a rendita l’immobile tramite la locazione, anche breve.

La tendenza è un utilizzo promiscuo, alternando periodi in cui la si usa per le vacanze familiari a periodi di affitto a terzi.

Locazioni turistiche in forte crescita

Anche gli affitti di immobili a uso turistico sono in aumento, e per questa stagione invernale si prevede un +10% delle locazioni turistiche, così come già registrato in estate.

Naturalmente vengono preferite le località montane e le grandi città d’arte e, per quanto riguarda la tipologia, si prediligono grandi appartamenti o case indipendenti capaci di ospitare un maggior numero di persone, famiglie o gruppi di amici, in modo da poter suddividere e ammortizzare i costi, che si aggirano tra i 900 e i 1500 euro per l’affitto settimanale di una casa.

Dal punto di vista dei proprietari, questo dato conferma la tendenza a preferire le locazioni brevi rispetto a quelle ordinarie, sia perché costituiscono una maggiore tutela contro il rischio di mancato pagamento o di mancata restituzione dell’immobile, sia perché portano una maggiore redditività, anche in considerazione del fatto che i canoni di affitto vedono un aumento medio del +5% rispetto alla stagione invernale dello scorso anno.

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