Residenziale: il 60% delle compravendite avviene senza mutuo
L’Agenzia delle Entrate e l’ABI – Associazione Bancaria Italiana hanno stilato un rapporto sul mercato immobiliare residenziale nel 2023.
Esso mostra un calo del numero delle compravendite e conseguentemente dei contratti di mutuo.
A fronte di ciò, si registra un aumento di transazioni che avvengono senza alcun finanziamento: vediamo perché.
Qual è stato l’andamento del residenziale nel 2023
Secondo il report, nel corso del 2023 in Italia vi è stato un calo abbastanza significativo del numero di compravendite rispetto all’anno precedente, nella misura del -9,7%.
I prezzi sono rimasti invariati e il valore medio dichiarato delle compravendite a livello nazionale è di 156.500 euro, mentre nelle due maggiori città italiane il costo medio di un immobile è di 255.100 euro a Roma e di 382.000 a Milano.
A parità di prezzo rispetto al passato, le case acquistate hanno una metratura inferiore, dato che diventa più evidente proprio nelle grandi città dove dai 106,8 metri quadrati in media del 2022 si è passati ai 92,4 mq di Roma e ai 81 metri quadri di Milano del 2023, con un calo di circa il 13-14%.
Mutui in calo: si acquista senza finanziamento
A fronte di questa contrazione del numero delle compravendite e della grandezza degli immobili oggetto di transazione, lo studio rivela che nel 2023 vi è stato un calo del 10% dei contratti di mutuo.
Ciò è da mettere senz’altro in diretta relazione con la diminuzione delle vendite, ma anche con il costo elevato dei mutui.
Nel corso dell’ultimo anno i mutui finalizzati all’acquisto erogati complessivamente sono stati 289.544: solamente il 40% delle transazioni sono avvenute con il ricorso a un finanziamento, mentre di solito la percentuale supera il 50%.
Ben 6 rogiti su 10 sono stati effettuati “in contanti”, grazie a risparmi, patrimonio personale e prestiti familiari, senza dover ricorrere a un finanziamento presso gli istituti di credito.