Comodato d’uso oneroso: che cos’è e come funziona
Il comodato d’uso oneroso è previsto dal Codice Civile ed è uno strumento che può essere utilizzato in alcune situazioni.
Vediamo di cosa si tratta e quali sono le sue caratteristiche.
Che cos’è il comodato d’uso oneroso
Normato dall’articolo 1803 del Codice Civile, il comodato è un contratto in cui una parte che possiede un bene, il comodante, lo concede a un’altra parte, il comodatario, affinché questi se ne serva per un tempo o per un utilizzo determinati, con l’obbligo poi di restituirlo nelle stesse condizioni in cui lo ha ricevuto.
Si tratta quindi di una concessione del godimento di un bene, che può essere mobile o immobile.
Il comodato d’uso può essere gratuito, che è quello più conosciuto e più diffuso, oppure oneroso.
In questo secondo caso, la cessione del bene avviene dietro pagamento di una somma di denaro.
Come funziona il comodato d’uso oneroso
Innanzitutto bisogna sottolineare la differenza tra questa tipologia di contratto nel caso di immobili rispetto alle normali locazioni.
Nel comodato d’uso oneroso, come abbiamo visto, il comodante, cioè il proprietario del bene, chiede al beneficiario un contributo economico.
Tale contributo in denaro, però, non viene calcolato in relazione al valore dell’immobile ceduto, come invece accade nei contratti di affitto, bensì è costituito da una cifra simbolica, pattuita tra le parti.
Per esempio, il proprietario comodante può richiedere al comodatario il versamento delle spese condominiali oppure dell’IMU.
Il comodato d’uso oneroso può essere stipulato in forma scritta tramite un documento che va poi registrato presso l’Agenzia delle Entrate con un costo di 200 euro, oppure anche in forma verbale, nel quale caso non è richiesta alcuna registrazione.
La durata di questo contratto è variabile e la legge non specifica questo aspetto né pone limiti temporali.
Esistono due tipi di contratto di comodato d’uso oneroso, quello a termine, che quindi prevede una scadenza, e quello a tempo indeterminato, nel quale il proprietario può rientrare in possesso del bene in qualsiasi momento facendone richiesta al beneficiario.
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