Case vacanza: crescono gli investimenti nelle località turistiche
Gli italiani investono sempre di più nell’acquisto di case vacanza nelle località turistiche del nostro Paese.
Lo scopo è non solo avere a disposizione un appartamento per soggiornare durante le ferie o i periodi di festività, ma anche poter mettere a reddito un immobile affittandolo ai turisti, attraverso varie modalità.
Vediamo qual è l’andamento di questo segmento del mercato immobiliare e quali tipologie di immobile sono le più richieste.
Qual è il trend del mercato delle case vacanza
L’acquisto di una seconda casa, in una località di villeggiatura, può essere finalizzato a trascorrervi le vacanze con famiglia o amici oppure a fare un investimento immobiliare.
Questi due motivi non sempre sono in alternativa tra loro, anzi spesso si usa la seconda casa in modalità mista, cioè la si utilizza personalmente e poi la si affitta nei periodi in cui non vi si soggiorna.
La scelta di comprare una seconda casa è sempre più frequente negli ultimi anni, e ce lo dicono i dati.
Infatti mentre nel 2019 gli investimenti immobiliari erano il 17,9% delle compravendite, nel 2023 sono cresciuti fino al 19,6%.
Parallelamente, se nel 2019 la percentuale di acquisto relativa alle case vacanza era pari al 5,5% del totale, nel 2023 essa è salita al 7,1%.
Tipologia di casa vacanza: quale viene scelta più spesso
Per quanto riguarda il tipo di immobile, è il trilocale a risultare il più richiesto, con il 34,1% delle compravendite di questo segmento di mercato.
Al secondo posto vi sono le soluzioni indipendenti, ville e villette, con una percentuale del 26,6% nel 2023, in lieve calo rispetto al 27,9% del 2022.
Seguono poi in questa classifica i bilocali, con il 25,4% delle compravendite.
Le tipologie meno richieste invece risultano essere i quattro locali, scelti solamente nel 7% dei casi, e i monolocali, acquistati solo per il 4,7%.
I proprietari, nei periodi in cui non utilizzano in prima persona l’immobile per trascorrere le ferie con la famiglia e scelgono di affittarlo ad altri, oltre alla tradizione formula del contratto di locazione turistica, sempre più spesso optano per la locazione breve, che assicura buoni profitti e non impegna la casa per lunghi periodi.
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