Trasferirsi a vivere in montagna (con incentivi)

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Gli italiani si dividono principalmente in due categorie in questo momento: chi è già rientrato dalle ferie e chi deve ancora andarci, ma una cosa è certa, una buona parte di coloro che quest’anno hanno trascorso qualche giorno in montagna ha sognano di trasferirsi a vivere.

Buone notizie quindi perché il “Bando Montagna” è un ottimo incentivo per coloro che stanno pensando di acquistare una casa nelle zone montuose.

Ddl Montagna del 2022: 200 milioni per valorizzare le montagne italiane

Il 10 marzo 2022 è stato approvato il Ddl “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane” soprannominato “Bando Montagna” e nel 2023, oltre ad essere stato confermato, il disegno di legge ha aumentato il bonus dai 100 milioni ai 200 milioni di euro.

I fondi sono preposti per promuovere la ripopolazione di più di 4.000 comuni montani italiani, per aiutare l’apertura di imprese e attività in questi territori e combattere così lo spopolamento.

Il provvedimento mira ad introdurre misure organiche volte a favorire lo sviluppo economico e la ripresa dei tanti territori “dimenticati”, permettendo loro di diventare una nuova risorsa per il Paese.

È infatti sotto agli occhi di tutti come negli anni i territori di montagna siano stati soggetti ad una fortissima migrazione che ha portato sempre più persone a dirigersi verso le grandi città e le zone urbane più centrali. Assenza di lavoro, mancanza di opportunità, scarsità di servizi e asprezza del territorio sono solo alcune delle motivazioni, ma, come un cane che si morde la coda, è sempre difficile capire quale sia la causa e quale sia l’effetto.

Non ci sono servizi perché mancano i residenti o non ci sono residenti perché mancano i servizi?

A questa domanda il governo ha cercato di dare una risposta con il decreto legge, nella speranza che possa rappresentare un impulso importante per il ripopolamento delle zone montuose nei prossimi anni.

Ogni territorio montano è a sé ed è difficile generalizzare, ma le opportunità lavorative in molti luoghi non mancano e lo smartworking, il telelavoro e il lavoro freelance negli ultimi anni stanno creando nuove possibilità per chi desidera vivere lontano dalla città in luoghi di assoluta bellezza.

Il Censis ha comunque evidenziato come nei borghi montani si produca il 16,3% del PIL nazionale con una presenza di imprese piuttosto capillare: 86,7 ogni 100 abitanti.

Gli incentivi del Ddl Montagna

La legge di Bilancio del 2022 ha introdotto infatti importanti disposizioni a favore della crescita e dello sviluppo economico dei Comuni italiani che si trovano nelle zone montane.

Gli incentivi riguardano chi decide di vivere in montagna e chi vuole avviare piccole attività e riguardano nello specifico:

  • Detrazione dall’80 al 100% sul mutuo per i cittadini under 41 che acquistano una prima casa nei Comuni montani (eccetto per immobili in categoria catastale A1, A8 e A9)
  • Supporto alle imprese montane realizzate da giovani (almeno una persona deve avere meno di 36 anni) con credito d’imposta per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei comuni montani;
  • Miglioramenti della connessione internet e telefonica per i comuni coperti dalle agevolazioni;
  • Credito di imposta al 10% per agricoltori e imprenditori nel settore forestale che vogliono migliorare le loro coltivazioni in modi ecosostenibili;
  • Credito d’imposta su affitti e acquisti di immobili per operatori sanitari e docenti che si spostano a lavorare e vivere in zone montane.

Incentivi per chi vuole trasferirsi in montagna: i più significativi

Tra le novità più significative spiccano i bandi a fondo perduto della Regione Abruzzo estesi con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 216. Dal 20 aprile al 16 ottobre è infatti possibile chiedere un incentivo economico di 2.500 euro annui per coloro che decidono di trasferire la propria residenza in uno dei 176 comuni montani indicati. La condizione minima necessaria è che chi si trasferisce dovrà rimanere nella nuova casa per almeno 5 anni.

Nelle Alpi del Piemonte e nelle montagne Venete sono oltre 400 i comuni montani sono pronti ad accogliere nuovi nuclei familiari con un’agevolazione fino a 40.000 euro per il trasferimento.

In Lombardia gli interventi sono iniziati già nel 2021 e proseguiranno per tutto il 2023 per un ammontare complessivo di 260 milioni di euro per la riqualificazione e la valorizzazione dei borghi montani lombardi di importanza storica, artistica e culturale.

Anche in Emilia Romagna le persone under 40 che hanno un ISEE inferiore a 50.000 euro potranno godere dell’erogazione di una cifra compresa tra i 10 mila e i 30 mila euro, ma ci sono solo 10 milioni di euro di fondi a disposizione.

In Trentino Alto-Adige infine, fino al 15 settembre è possibile presentare una domanda per ottenere 2.500-3.000 euro annui per 2 anni per coloro che decidono di spostare la propria residenza e intendono stipulare un contratto di locazione in uno dei comuni selezionati.

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