Affitti brevi: approvato il nuovo regolamento europeo

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È stato approvato dal Consiglio Ue un nuovo e unitario regolamento che disciplinerà gli affitti brevi in tutti gli Stati membri: si tratta del Codice Unico Europeo.

Esso verrà applicato a tutti gli immobili affittati per una destinazione turistica.

Come funziona il nuovo regolamento europeo sugli affitti brevi

Il Codice Unico Europeo ha l’obiettivo di regolamentare e rendere più trasparente il mercato degli affitti brevi a destinazione turistica.

Per farlo, sono state previste delle misure che serviranno a registrare e raccogliere tutti i dati relativi agli host, alle loro proprietà e alle prenotazioni dei clienti, in modo tale che essi possano essere identificati e tracciati in qualsiasi momento da parte delle autorità per verificare la correttezza dei contratti e, incrociando le informazioni con quelle trasmesse alle amministrazioni finanziarie, contrastare così l’evasione fiscale.

Il regolamento prevede:

– la costituzione di una banca dati unica europea delle locazioni brevi, che introdurrà un processo di registrazione on-line e conterrà tutti i dati relativi agli host e alle proprietà, come indirizzo, tipo di unità, numero di posti letto, identità del locatore;

– l’assegnazione di un numero di registrazione unico al termine della procedura di registrazione alla banca dati, il quale rappresenterà l’identificativo dell’immobile, e permetterà di affittarlo, indicando il numero negli annunci su siti web e piattaforme, ed eventualmente di eseguire controlli;

– l’introduzione per le piattaforme on-line di alcuni obblighi relativi alla raccolta dati, alle informazioni pubblicate e al controllo sulle stesse.

Cosa succederà in Italia

Il regolamento è stato approvato il 18 marzo 2024: entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione del testo del provvedimento sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e verrà applicato 24 mesi dopo.

L’Italia, in quanto membro dell’Unione Europea, dovrà adeguarsi alla nuova normativa.

Va ricordato che recentemente in Italia è stato introdotto l’obbligo di richiedere il Cin, ossia il Codice Identificativo Nazionale, che viene rilasciato dal Ministero del Turismo e che al momento non è ancora operativo.

Esso deve essere indicato negli annunci e deve essere esposto nei luoghi dati in locazione turistica da parte del proprietario.

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