Permesso di costruire su immobili vincolati: al via la semplificazione dei procedimenti
Nei mesi scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge “Disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore di cittadini e imprese”, il cosiddetto DDL Semplificazioni.
Al suo interno vi sono delle norme che dispongono una semplificazione dei procedimenti in materia di permesso di costruire sugli immobili vincolati.
Permesso di costruire su immobili vincolati: la situazione normativa
Negli ultimi vent’anni gli interventi edilizi su aree e immobili sottoposti a qualche tipo di vincolo sono stati normati dalle prescrizioni presenti nel Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001, il cosiddetto Testo Unico dell’Edilizia.
In particolare, l’articolo 20, comma 8, prevedeva che in presenza di immobili soggetti a vincoli di qualsiasi natura – ambientali, idrogeologici, paesaggistici e culturali – non operasse il principio del silenzio-assenso, previsto invece per altri tipi di immobili, ma si dovessero applicare le norme sulla Conferenza di Servizi.
Ciò incideva fortemente sul procedimento, allungandone i tempi e rendendolo inutilmente più complicato e oneroso per il richiedente.
Sul punto è più volte intervenuta anche la giurisprudenza.
Per esempio, alcune sentenze del 2023 del TAR Toscana e del Consiglio di Stato hanno affermato che non è di alcuna utilità acquisire ulteriori atti di consenso da parte di altre amministrazioni e indire un’apposita Conferenza di Servizi.
Cosa cambia con il DDL Semplificazioni
Il Disegno di Legge, approvato a marzo 2024, all’articolo 15, interviene proprio su questo aspetto del Testo Unico dell’Edilizia.
Esso specifica che: “Nei casi in cui sussistano vincoli relativi all’assetto idrogeologico, ambientali, paesaggistici o culturali, qualora sia stata preventivamente acquisita specifica autorizzazione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato relativamente al medesimo intervento da parte dell’autorità preposta alla cura di tali interessi, il silenzio-assenso, al ricorrere delle condizioni previste dal presente comma, si intende comunque formato“.
Tale norma stabilisce dunque che possa essere applicato il principio del silenzio-assenso anche ai procedimenti per il rilascio del permesso di costruire relativi a interventi su immobili vincolati, qualora l’istanza sia già corredata da tutti i documenti prescritti dalla legge, ossia autorizzazioni o atti di assenso acquisiti dal richiedente prima della presentazione della domanda al Comune di competenza.
Perciò, con questa nuova specifica introdotta dal DDL Semplificazioni, non è più necessario acquisire ulteriori atti di assenso: dopo la presentazione presso l’Ufficio Tecnico del Comune, in caso di inerzia e silenzio, la richiesta si intende automaticamente approvata.