Novi Ligure: storia e architettura sotto la dominazione di Genova

Novi Ligure, comune in provincia di Alessandria, sorge nel cosiddetto Basso Piemonte, a nord dell’Appennino Ligure.
Di origine tardo-antica, fu un libero comune nel Medioevo e in vari momenti della sua storia visse periodi di grande splendore.
Quale è la storia di Novi Ligure
Il territorio di Novi Ligure per oltre due secoli fu conteso da diverse potenze politiche del Nord Italia, entrando a far parte via via del Marchesato del Monferrato, della Milano viscontea e poi sforzesca, del Regno di Francia, prima di entrare nell’orbita del dominio di Genova dalla metà del Quattrocento fino all’inizio dell’Ottocento.
Nel 1815, a seguito degli accordi scaturiti dal Congresso di Vienna, Novi entrò a far parte del Regno di Sardegna, assumendo poi, per via di un decreto regio, l’appellativo di “Ligure” nel 1859 allo scopo di sottolineare un importante periodo storico della città, nonostante essa a breve entrerà a far parte della nuova provincia di Alessandria e di conseguenza dell’area piemontese.
Grazie all’arrivo della ferrovia già a metà Ottocento, alla posizione geografica e alla disponibilità di spazi e forza lavoro, Novi divenne sede di industrie metallurgiche e di commerci verso Genova, mantenendo tale rilevanza produttiva ed economica fino alla Prima Guerra Mondiale.
Il periodo d’oro di Novi Ligure
Assurta durante la lunga dominazione di Genova a città più importante dell’Oltregiogo, la regione storica situata a cavallo tra le attuali Liguria e Piemonte, divenne, soprattutto nel Seicento e nel Settecento, un importante centro di villeggiatura delle ricche famiglie genovesi, grazie alla sua vicinanza con la città e alla sua magnifica posizione tra le dolci colline, per lo più coltivate a vite.
A testimonianza di ciò, la città, oltre alle architetture religiose e ai resti dell’antico castello rinascimentale, conserva ancora oggi numerosi edifici, appartenenti a famiglie nobiliari genovesi, ubicati nel centro storico, come Palazzo Negrone, ricco di decorazioni seicentesche, e Palazzo Delle Piane, oggi sede del Comune.
Infine, vi è la Tenuta La Marchesa, una dimora storica aderente all’ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane e risalente al Settecento, che fu di proprietà dei Marchesi Sauli, potenti banchieri genovesi, e vide soggiornare anche Napoleone: dichiarata monumento nazionale e conservatasi intatta anche negli arredi, è immersa nella campagna e nei vigneti della zona del Gavi.
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