Prima di acquistare una casa donata, leggi questo

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Acquistare una casa donata può sembrare una normale compravendita, ma dietro ci sono aspetti giuridici delicati che, se trascurati, possono mettere a rischio l’intero investimento.

Mi chiamo Francesco Morabito e da oltre vent’anni mi occupo di immobili.

Nel corso della mia carriera, mi è capitato spesso di assistere acquirenti interessati a case ricevute in donazione dagli attuali proprietari.

È una situazione più frequente di quanto si pensi, ma pochi sanno cosa comporta davvero.

Con questo articolo voglio aiutarti a capire cosa significa acquistare una casa proveniente da una donazione, quali sono i rischi, come verificarli e soprattutto come tutelarti.

Cosa significa “casa donata”

Quando senti dire che una casa è stata “donata”, significa che il proprietario attuale non l’ha comprata, ma l’ha ricevuta in regalo — spesso da un genitore, un nonno o un altro parente stretto.

È molto comune nelle famiglie italiane. Spesso si fa per “sistemare” un figlio, anticipare l’eredità o evitare litigi in futuro.

Tuttavia, quando il nuovo proprietario decide di mettere in vendita la casa, entra in gioco un aspetto importante: gli eventuali diritti degli eredi.

Se non tutti gli eredi sono stati tutelati nella donazione, chi acquista quella casa potrebbe ritrovarsi coinvolto in una controversia legale, anche dopo anni.

Ecco perché, quando una casa proviene da una donazione, è fondamentale sapere quando è avvenuta, chi sono gli altri familiari coinvolti e se esiste il rischio che qualcuno possa contestare la vendita.

Insomma, in questi casi così particolari poter fare affidamento su un agente immobiliare può fare la differenza. E tanto.

 

I rischi dell’acquisto di un immobile donato

Qualche anno fa ho seguito una giovane coppia che mi raccontava un aneddoto che fa proprio al caso nostro.

Prima di rivolgersi a me, pensava di aver finalmente trovato la casa dei sogni. Era una villetta luminosa, con giardino e una vista splendida.

L’affare sembrava perfetto, ma durante le verifiche è emerso un dettaglio importante: la casa era stata donata al venditore dai suoi genitori, pochi anni prima. E c’era un fratello che, a quanto pare, non l’aveva presa bene.

In casi come questo, il rischio principale è l’azione di riduzione.

Si tratta del diritto che la legge riconosce agli eredi legittimari (figli, coniuge, genitori) di chiedere la restituzione di quanto spettava loro, se ritengono che la donazione abbia leso la loro quota di eredità.

Anche se tu acquisti in buona fede, potresti ritrovarti coinvolto in un contenzioso con uno di questi eredi.

Se il giudice dà loro ragione, potresti essere costretto a restituire la casa o a risarcire il valore ricevuto.

Il rischio è concreto se la donazione è avvenuta da meno di 20 anni e il donante è ancora in vita.

Questi sono aspetti che, purtroppo, molti trascurano. Ma basta una verifica approfondita per capire se ci sono criticità.

Sapere cosa controllare fa davvero la differenza tra un acquisto sicuro e un problema che ti porterai dietro per anni.

 

Le verifiche da fare prima dell’acquisto

Quando la casa che ti piace è frutto di una precedente donazione, è fondamentale fare opportune verifiche documentali prima di procedere con la compravendita.

Di solito, queste verifiche vengono fatte dall’agente immobiliare incaricato della vendita della proprietà. Ma sapere cosa controllare ti aiuta a muoverti con maggiore consapevolezza.

1. Controlla l’atto di provenienza

Chiedi una copia dell’atto notarile con cui il venditore ha ricevuto l’immobile. Se si tratta di una donazione, sarà chiaramente indicato.

La data dell’atto è un dettaglio di cui tenere conto: più tempo è passato, minori sono i rischi di ritorsioni future.

 

2. Verifica la presenza di altri eredi

Se chi ha donato la casa aveva più figli o altri eredi legittimari, è importante sapere se questi sono stati esclusi o meno.

Puoi richiedere una dichiarazione di rinuncia ai diritti da parte loro, per avere una tutela maggiore.

 

3. Chiedi una relazione notarile approfondita

Un notaio esperto è il tuo miglior alleato. La sua relazione può evidenziare potenziali problemi, verificare se ci sono iscrizioni pregiudizievoli o se ci sono state contestazioni passate.

Meglio scoprirlo prima, che a trattativa in corso.

 

Come tutelarti quando acquisti una casa donata

Acquistare una casa donata non è di per sé un pericolo, ma richiede qualche accortezza in più.

Se la casa ti interessa davvero, non devi rinunciare all’acquisto: basta sapere come proteggerti da eventuali rischi legati alla donazione.

Uno degli strumenti più utili in questi casi è la polizza assicurativa sul rischio donazione.

Copre l’acquirente nel caso in cui un erede, escluso dalla donazione, dovesse fare causa per riavere la sua quota.

È una soluzione consigliata soprattutto quando la donazione è recente o quando il donante è ancora in vita. Il costo varia, ma il vantaggio è la tranquillità.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il contesto familiare.

Se l’immobile è stato donato in un ambiente sereno, senza tensioni tra gli eredi, il rischio di future contestazioni si riduce. Quando invece ci sono segnali di conflitti, meglio andare con i piedi di piombo e approfondire.

Infine, fai squadra con professionisti di fiducia. Un buon agente immobiliare e un notaio possono guidarti passo dopo passo, evitando sorprese e offrendo le soluzioni più adatte al tuo caso.

 

Come hai visto, i rischi esistono, ma possono essere gestiti con attenzione e competenza. Tutto sta nel fare le giuste verifiche e affidarsi a professionisti che sappiano guidarti con chiarezza.

Non lasciarti scoraggiare dal termine “donazione”. Se la casa ti piace e hai tutte le informazioni in mano, puoi procedere con sicurezza.

 
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