Toscana: alla scoperta delle bellezze naturalistiche del Valdarno

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Il Valdarno è un’ampia regione della Toscana corrispondente alla valle percorsa dal fiume Arno, che si snoda in un primo tratto tra Arezzo e Firenze, il Valdarno Superiore, e in un secondo tratto, quello Inferiore, tra Firenze e Pisa.

Il Valdarno Superiore presenta una grande varietà paesaggistica e offre al turista una cornice naturalistica particolarmente suggestiva, tra dolci colline coltivate per lo più a vigneti e oliveti, costellate dai tipici casolari toscani.

Un luogo di straordinaria rilevanza naturalistica è la Riserva Naturale della Valle dell’Inferno e Bandella, meta molto amata dagli amanti del trekking, del verde e degli animali.

Quali sono le caratteristiche della Riserva della Valle dell’Inferno

Si tratta di un’area naturale protetta situata lungo l’Arno e caratterizzata da una particolare biodiversità.

Il fiume scorre all’interno della Valle dell’Inferno con un tratto molto largo, attorno al quale vi è una vegetazione particolarmente rigogliosa.

Nella riserva vi è anche una zona palustre, l’Ansa di Bandella, una vera e propria oasi popolata da una flora tipica delle zone umide e da una fauna con animali selvatici come caprioli, cinghiali, lepri, fagiani.

La Riserva, che può essere visitata a piedi, in bicicletta o con il battello, ha molti sentieri escursionistici che si snodano tra boschi e campagne ed è dotata di un percorso ciclabile di 29 chilometri lungo il quale si trovano storici borghi.

La Riserva è anche un vero paradiso per chi ama il birdwatching grazie alla grande varietà di specie di uccelli presenti, tra cui cormorano, airone, nibbio.

La Riserva della Valle dell’Inferno tra realtà e leggenda

Il nome di Valle dell’Inferno sembra contrastare con la placidità del luogo: in realtà, il paesaggio doveva essere molto diverso prima della costruzione della diga negli anni Cinquanta, per i versanti ripidi tra i quali l’Arno probabilmente scorreva in modo impetuoso, risultando perciò pericoloso per chi lo navigava.

Ma questo luogo è noto in modo particolare per la leggenda che lo lega al poeta Dante Alighieri.

Si racconta che da questa zona impervia abbia tratto ispirazione per i paesaggi della Divina Commedia, e in particolare della prima cantica, e che passando nella valle abbia incontrato Caronte che aiutava i viandanti ad attraversare l’Arno.

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