Riqualificazione energetica degli edifici vincolati: problemi e opportunità
Sebbene non vi siano obblighi normativi in tal senso, a livello né europeo né italiano, effettuare la riqualificazione energetica degli edifici vincolati rappresenta un’opportunità sia per raggiungere gli obiettivi ambientali sia per accrescere il valore degli edifici stessi.
Vediamo qual è la situazione legislativa e per quale motivo è importante estendere la riqualificazione energetica anche agli immobili sottoposti a vincolo.
Riqualificazione energetica immobili storici: cosa dice la legge
Nella primavera di quest’anno, il 12 marzo 2024, è stata approvata a livello europeo la Energy Performance of Building Directive, la cosiddetta Direttiva Case Green.
Essa, che sarà applicata in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, prevede l’efficientamento energetico di tutti gli edifici, ivi compresi quelli residenziali.
La Direttiva Case Green si pone dei precisi obiettivi temporali con un adeguamento progressivo, che fissa un taglio dei consumi del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, fino ad arrivare nel 2025 a emissioni zero.
La normativa presenta però delle eccezioni.
Vi sono infatti delle deroghe, in base alle quali varie tipologie di immobili sono escluse dagli obblighi previsti.
Gli edifici che non sono obbligati ad adeguarsi sono: le chiese, le abitazioni indipendenti di meno di 50 mq, le case vacanza occupate per meno di 4 mesi all’anno.
Sono esenti dall’obbligo anche gli immobili storici e gli edifici sottoposti a vincolo.
Efficientamento edifici storici: limiti e opportunità
L’esigenza dettata dal cambiamento climatico sorta in questi decenni può però sposarsi con la necessità di conservare il patrimonio storico edilizio del nostro Paese e pertanto non va pensata come un ostacolo alla valorizzazione dello stesso.
Certamente, se, nonostante non vi sia alcun obbligo, si vuole procedere in tal senso, è necessario ricorrere a soluzioni relative a impianti, tecnologie e materiali adeguati alla tipologia di edificio e capaci di impattare il meno possibile dal punto di vista morfologico, estetico e decorativo.
Se così non fosse, si rischierebbe una perdita della peculiarità degli edifici storici.
Gli interventi devono entrare a far parte dell’opera di conservazione e restauro e possono contribuire alla tutela degli immobili, migliorandone la fruibilità e la durabilità.
Le ragioni che depongono a favore di un’eventuale riqualificazione energetica degli immobili storici e vincolati sono, oltre alla riduzione delle emissioni e alla tutela dell’ambiente, anche:
– l’aumento del comfort dei proprietari e di chi fruisce di questi edifici;
– la riduzione dei costi di gestione;
– il miglioramento dello stato di conservazione dell’intero immobile.
L’efficientamento di questi immobili può quindi apportare diversi vantaggi, ma a patto di approcciarsi con le necessarie cautele.