Al via il restauro di 50 ettari del Parco di Monza
È partito il restauro di una parte del Parco di Monza, che sarà finanziato dai fondi del PNRR e che coinvolgerà la cittadinanza attraverso alcune iniziative.
Parco di Monza: quale è la sua storia e come è fatto
Istituito nel 1805 per volontà di Napoleone, quello di Monza è uno dei parchi recintati più vasti di tutta Europa: originariamente fungeva da tenuta agricola e allo stesso tempo da riserva di caccia.
Esso copre una superficie di quasi 700 ettari ed è situato a nord della città, includendo i Comuni di Lesmo, Villasanta, Vedano al Lambro e Biassono.
Insieme ai Giardini della Villa, costituisce un complesso di grande valore paesaggistico, storico e architettonico e fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro.
Circondato da mura, è percorso da grossi viali che lo attraversano e include al suo interno diverse costruzioni, tra cui ville, mulini e cascine, alcune delle quali ancora in attività.
La Villa Reale e il Parco di Monza sono simboli della città e testimonianza di un passato glorioso: la villa, residenza di villeggiatura costruita dagli Asburgo e poi abitata dai Savoia fino all’anno 1900, fu abbandonata a seguito dell’assassinio del re Umberto proprio a Monza e dopo un lungo periodo di degrado è stata restaurata una decina di anni fa.
Ora, grazie ai fondi del PNRR, anche il Parco verrà riqualificato tramite un progetto conservativo che ridarà nuova vita a uno dei parchi pubblici più grandi d’Europa.
Il progetto di restauro del Parco di Monza: cosa prevede
Dopo più di trent’anni dall’ultimo intervento, una parte del Parco verrà riqualificata tramite un finanziamento di 2 milioni di euro derivanti dai fondi del PNRR e il progetto di restauro conservativo sarà realizzato dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il consorzio gestore.
I lavori riguarderanno circa 50 ettari collocati nella zona sud-est del parco: si tratta dell’area data in comodato perpetuo all’Università, in particolare alla facoltà di Agraria, e situata tra Monza e Villasanta tra il muro di cinta, la parte posteriore ai Giardini Reali, il corso del fiume Lambro e viale Cavriga.
All’interno di questa porzione di terreno si trova anche Cascina Pariana, detta anche Isolina, risalente alla metà dell’Ottocento e utilizzata nel corso del tempo come fienile, abitazione e poi come luogo per l’allevamento della selvaggina: anch’essa verrà restaurata in accordo con le indicazioni della Soprintendenza di Monza-Brianza.
Il progetto riguardante la risistemazione di questa parte di parco prevede svariati interventi: recupero e restauro conservativo dei viali alberati che si snodano dal Rondò del Cedro e da quello degli Ippocastani; inserimento lungo la cinta di venti macchie di vegetazione di arbusti allo scopo di favorire la biodiversità; installazione di casette rifugio per volatili e insetti impollinatori; piantumazione di 621 nuovi alberi e 444 arbusti.
Si tratta quindi di un progetto molto importante per la conservazione di questo patrimonio e per la salvaguardia dell’ambiente, che ha coinvolto competenze multidisciplinari in ambito agronomico, forestale, paesaggistico e culturale.
L’intervento, in modo molto innovativo e partecipativo, verrà accompagnato da eventi didattici e dallo sviluppo di una apposita App storico-divulgativa, fruibile tramite i normali device, per permettere ai cittadini interessati di conoscere la storia del Parco di Monza e la sua conformazione.
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