Questo stravolgimento coinvolge infatti in modo significativo anche il settore immobiliare e le abitudini, le esigenze di chi cerca una casa e lo stile di vita tra le mura domestiche.
E sono proprio le esigenze che stanno cambiando radicalmente: fino a poco tempo fa le richieste del residenziale erano prevalentemente concentrate su immobili di piccole dimensioni, in centro città, adiacenti a locali e servizi pubblici e mezzi di trasporto. Non di rado ci si accontentava anche di cucine a vista, fagocitate da living più o meno spaziosi.
Adesso invece si registra una maggiore predisposizione del compratore verso ambienti più ampi e luminosi, meglio se dotati di balconi o terrazzi, con un occhio di riguardo alla privacy che spinge l'interesse a valutare abitazioni con camere ben separate sia tra loro che dagli altri locali.
Non solo: ne abbiamo parlato anche sul nostro magazine ad agosto, della voglia di uscire dalle grandi città, sia per le seconde case ma anche proprio per l'abitazione principale. Sono sempre di più coloro che stanno cercando casa in periferia o nelle immediate vicinanze dei centri abitati. Gettonatissime le nostre campagne e colline.
Del resto la nuova situazione favorisce lo smart working e il fuori sede per gli studenti: condizioni che mettono in secondo piano la necessità di abitare in luoghi serviti e in contesti urbani organizzati.
Trovata la casa è necessario adattarla alle nuove esigenze; ciò in verità sta accadendo anche a chi non deve cambiare casa, spingendo i proprietari a ripensare l'arredamento e gli spazi.
Oggi in casa si passa molto più tempo rispetto a pochi mesi fa: l'open space è meno attraente e quindi pareti divisorie e porte scorrevoli per ottenere angoli con maggiore privacy, scrivanie (anche a scomparsa), mensole, nicchie per ricavare spazi da dedicare alla lettura o alla palestra casalinga sono le soluzioni di tendenza in questo momento particolare.
Il verde e l'ecologico spopolano però anche nell'arredamento per la scelta dei materiali e dei componenti di arredo, che sono spesso in vetro, con sostanze atossiche e realizzati con materiali di riciclo.
"Domani, chissà dove metteremo le mani", citava Lucio Dalla in una delle sue più belle canzoni: vedremo quindi dove ci porteranno queste nuove tendenze, quanto dureranno e come si evolveranno anche nel post pandemia.