(Home Office) e Casa 4.0 - Magazine Morabito Immobiliare

Home Office e Casa 4.0

Luglio 05, 2020 Di ,
La prima parte di un interessante approfondimento sullo smart working, dal punto di vista tecnico ed ergonomico. La seconda parte sul numero di agosto del nostro magazine.



A cura dell' Ing. Alessandro Negrini

Il lavoro è agile solo in emergenza?

Come ci ha dimostrato l'esperienza degli ultimi mesi, circostanze inattese possono talvolta ribaltare le nostre abitudini e imporre sensibili cambiamenti sia in ambito personale che per quel che concerne il contesto lavorativo: è il caso del lavoro agile (o smart working) che, a partire dagli esordi dell'emergenza sanitaria, ha conosciuto un vertiginoso incremento, pari ad oltre 1'800'000 richieste da parte delle sole aziende private, stando ai dati forniti dal Ministero del Lavoro.

Caduti i confini tra impresa e vita domestica, dunque, è il caso di approfittare di questo periodo di relativo ritorno alla quiete per organizzare (o ri-organizzare) la nostra quotidianità prendendo le mosse dal concetto stesso di home office: lo spazio casalingo destinato alle attività lavorative col supporto dei nuovi strumenti digitali la cui diffusione sta prendendo via via sempre più slancio. Se per molte realtà lavorative, infatti, il primo passaggio allo smart working è stato improvvisato (talvolta, forzato), è vero che oltre l'80% delle aziende è convinto che, ormai, questa sia la strada migliore per garantire nuovi e migliori livelli di continuità operativa: in altre parole il lavoro agile è destinato a rimanere un'opportunità concreta anche nei mesi (e anni) a venire, al di là dell'emergenza iniziale e ben lungi dal rivelarsi una moda passeggera.

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Partiamo dai fondamentali

Se la scelta della casa di un pendolare è, logicamente, condizionata da fattori come la vicinanza ai trasporti pubblici o alle maggiori direttrici di traffico a scorrimento veloce, i parametri che possono interessare ad un lavoratore agile sono certo differenti e si focalizzano, innanzitutto, sulla qualità degli impianti (elettrico e telefonico), nonché sulla reale copertura dei servizi di rete in fibra ottica e di telefonia mobile (es. 4G, LTE ecc.).

La classica connessione a rete fissa - molto comune nei grandi centri abitati - è costituita da un cavo che collega l'abitazione alla centralina di prossimità (cabinet) che, a sua volta, è collegata alla centrale. Il tipo di cavi adottati per coprire queste due tratte (da casa alla centralina e dalla centralina alla centrale) condiziona la qualità e la stabilità del servizio.


A tal riguardo, si definiscono:

                -              FTTN (Fiber To The Node, talvolta detto FTTS, Fiber To The Street o FTTC/FTTCab, Fiber To The Cabinet) quei collegamenti che adottano il doppino di rame per realizzare l'ultimo tratto fino all'abitazione;

                -              FTTH (Fiber To The Home) interamente realizzati in fibra e per questo più performanti;

                -              GPON (Gigabit Passive Optical Network, Rete Ottica Passiva in Gigabit), una tecnologia del tipo FTTH di recente sviluppo che ottimizza le infrastrutture di rete per offrire agli utenti velocità di connessione d'eccellenza.

In alternativa agli impianti cablati, esistono servizi in banda larga (wireless) sviluppati per garantire la connessione anche nelle località in cui non è presente la rete tradizionale.

Quale che sia la vostra scelta, di solito condizionata sia da esigenze economiche che dalla disponibilità dei singoli operatori nazionali, è bene ricordare che:

- il vostro home office richiederà una connessione stabile e affidabile nell'arco dell'intera giornata, prescindendo dalla fascia oraria (evitate i piani-dati a consumo o condizionati da orari specifici);

- la velocità e disponibilità di banda dovrà poter sopperire alle vostre necessità così come a quelle di chi abita insieme a voi (amici, coinquilini, familiari), contemplando un numero variabile di dispositivi che funzionano contemporaneamente (es. notebook, smartphone, Tv in streaming ecc.) sia per finalità pratiche che per l'intrattenimento;

- può essere molto comodo abbinare al vostro piano-dati anche un numero di rete fissa in VoIP o in cloud: così facendo, potrete organizzare le chiamate (es. tramite un centralino o una segreteria), filtrando le telefonate indesiderate e le richieste fuori orario da parte di colleghi un po' troppo pressanti (es. specie nei momenti che preferite riservare alla famiglia o al tempo libero);

- l'efficacia della copertura domestica del segnale Wi-Fi può essere migliorata ricorrendo ad appositi ripetitori, che però sono talvolta inibiti dalla presenza di muri e/o solette molto spesse;

- esistono apparecchi che possono estendere la portata della vostra Rete locale (LAN) collegandosi alla normali prese elettriche, purché l'impianto non presenti frequenti sbalzi di tensione;

- non è il caso di scegliere un servizio di Rete solo sulla base delle vostre esigenze attuali: pensate a lungo termine, ossia a come le vostre necessità si potranno evolvere nei prossimi due anni (almeno), anche in risposta all'aggiornamento degli strumenti digitali di cui vi servirete.

Di base, è bene ricordare che la performance della vostra esperienza digitale domestica dipende molto dalla qualità dell'impianto elettrico, che alimenta sia il router, gli archivi NAS e i dispositivi in ricarica, condizionandone la longevità: questo è un buon motivo di per sé per non trascurarne la manutenzione e/o la certificazione (es. nel caso di un immobile da ristrutturare).

Ancora, può essere saggio:

- prevedere l'installazione di opportuni moduli di protezione dalle sovratensioni elettriche e di monitoraggio dei consumi, senza dimenticare gli utili dispositivi di riarmo automatico;

-  far realizzare dall'elettricista nuove tracce e nuovi punti-presa dove mancano, evitando di ricorrere al classico (e pericoloso) groviglio di prolunghe e cavi volanti, specie se in casa ci sono bambini o animali domestici;

- acquistare elettrodomestici a risparmio energetico per razionalizzare i crescenti consumi elettrici dovuti ad una maggior presenza fra le mura domestiche, oltre che per evitare le sovratensioni all'accensione di apparecchi molto vecchi;

- acquistare un gruppo di continuità che vi garantisca almeno l'autonomia utile a salvare i documenti più urgenti nel malaugurato caso di un blackout.

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BIBLIOGRAFIA

- ANRA, "Lo smart working in Italia, tra gestione dell’emergenza e scenari futuri" (2020);
- BVA Doxa, "Sondaggio sull'impiego dello smart working" (2020);
- CEI-Prosiel, "Internet of Things per la Smart Home" (2020);
- Censuswide, "Citrix Smart Working Executive Summary" (2020);
- Kaspersky Lab, "How COVID-19 Changed the Way People Work" (2020);
- INAIL, "Informativa sul lavoro agile" (Febbraio 2020);
- INAIL, "Lavoro agile in situazioni emergenziali" (2020);
- Neufert E. e P., "Architects' Data" (2012, 4th).

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Luglio 2020
Letto 1234 volte Ultima modifica Domenica, 05 Luglio 2020 22:59
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C O V E R

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Editoriale

N.6 / SUMMER EDITION 2021

 

CARI LETTORI, 

PER L’ESTATE APPENA ARRIVATA abbiamo progettato un nuovo numero più ricco di interviste e di news. La nostra SUMMER EDITION apre con un’analisi del quartiere che ruota intorno a SAN SIRO, con lo Stadio e l’Ippodromo oggetto di grossi cambiamenti. Le mete fuori città sono MENAGGIO e le CINQUE TERRE, due località per un’estate slow. Tre le INTERVISTE: all’ARCHITETTO MASSIMO BRAMBILLA che svela la filosofia dei suoi progetti, a MASSIMO SEMOLA, architetto paesaggista che consiglia come organizzare il verde a seconda delle situazioni, e al costruttore ANDREA ALLEGRI, che spiega i nuovi fondamentali criteri dell’edificare rispettando la l’ambiente e la salute. E poi, i segreti dell’HOME STAGING, che valorizza con gusto e creatività un’abitazione, i nuovi CONDIZIONATORI ECOSOSTENIBILI, le CHAISE LONGUE in metallo e altro ancora… 

 

BUONA LETTURA E BUONA ESTATE

Francesco Morabito

 

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Hanno collaborato: Michela Arosio, Massimo Brambilla, Anastasia Bellegoni, Elisabetta Romanò, Federico Sella.

Segreteria di Redazione: Fabiola Arienti

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