Bioarchitettura: che cos’è e quali sono i suoi principi

Realizzare edifici e ambienti che siano allo stesso tempo belli esteticamente e salutari per l’uomo e per l’ambiente: questo è il principio basilare della bioarchitettura.
Essa si può applicare tanto alle costruzioni quanto alla sistemazione degli interni.
Che cos’è la bioarchitettura
La bioarchitettura è un approccio interdisciplinare in cui entrano in campo diverse conoscenze allo scopo di realizzare strutture architettoniche che siano sostenibili dal punto di vista ambientale e rispettose dell’ecosistema.
Questa disciplina mira a integrare le attività umane nel mondo naturale in modo equilibrato, soddisfacendo i bisogni della modernità e migliorando la qualità della vita, ma allo stesso tempo utilizzando le risorse disponibili in maniera oculata, senza sprechi e senza danni.
Una visione ecologica del modo di costruire quindi, che si diffonde in Italia a partire dagli anni Novanta e che si basa su alcuni principi, quali:
– integrare correttamente l’edificio nel contesto naturale circostante;
– favorire il benessere psico-fisico dell’uomo;
– utilizzare le risorse naturali e fonti energetiche rinnovabili;
– non produrre emissioni dannose per l’ambiente;
– usare materiali e tecniche ecocompatibili;
– concepire edifici flessibili e riadattabili nel tempo.
Il punto di arrivo è la realizzazione di una casa passiva, energeticamente autosufficiente e a impatto zero, che abbia un elevato isolamento termico e che non consumi energia, sfruttando invece quella solare o quella geotermica.
La bioarchitettura applicata agli interni: i principi
La bioarchitettura può essere applicata anche in ambito interior.
In questo caso sono la disposizione degli ambienti e la scelta di elementi e materiali a creare un luogo salutare.
Gli aspetti a cui fare attenzione per gli interni sono:
– l’orientamento delle stanze al sole e al vento, in modo da sfruttarne la luce e la temperatura e controllare in modo naturale le condizioni termiche interne;
– la disposizione degli arredi in modo da sottrarsi alle onde acustiche, luminose o elettromagnetiche dannose;
– la preferenza per la ventilazione naturale rispetto all’aria condizionata;
– l’ergonomia degli oggetti e dei mobili destinati ad accogliere l’individuo per il riposo o per il lavoro e lo svago, quali letto, sedie, poltrone;
– la scelta dei materiali per evitare vernici o resine dannose per la salute;
– la scelta dei colori, in quanto essi possono o meno favorire il sonno o lo stress andando a incidere sulla produzione di importanti sostanze legate al benessere fisico e mentale, quali il cortisolo o la melatonina.
La bioarchitettura è una disciplina sempre più importante per via delle preoccupazioni via via crescenti legate al cambiamento climatico in atto e alla salvaguardia dell’ambiente.
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